Il blitz sull'autorimessa di Porto Azzurro compiuto dalla Guardia di Finanza nella giornata del 21 Settembre, e conclusosi con il sequestro di auto e moticicli, si apprende, era parte di una più vasta operazione compiuta dalle Fiamme Gialle, tra la Maremma e l'Elba.
L'operazione ha interessato proprietà diverse: immobili, auto di lusso e perfino una spiaggia, tutte riconducibili, a parere degli inquirenti, al commercialista Evans Capuano, operante soprattutto nel grossetano.
Nei confronti del Capuano, sul comportamento del quale si sono sviluppate indagini già a partire dal 2012, e che risulta già condannato in primo grado (a 12 anni per reati fiscali, contro il patrimonio e le persone, false intestazioni di beni ed a 3 anni per calunnia) i Finanzieri hanno eseguito una misura di "prevenzione patrimoniale".
Nel dettaglio, un'amministratore giudiziario dei beni sotto sequestro, che sarà nominato, si troverà a gestire, oltre all'autorimessa longonese, quattro società, tre abitazioni, cinque magazzini, una spiaggia (!) quattro capannoni industriali, e 12 auto tra le quali alcuni pezzi pregiati come una Lamborghini, una Ferrari ed una Maserati.