Fin dal 1990 circa, nella "carta intenti dei Verdi per il comune di Portoferraio", scrissi un capitolo sulle rotatorie e sulla loro funzionalita'. Io come tanti le avevamo viste in Francia anche nella vicina Corsica, in Inghilterra, in Svizzera. Le avevo apprezzate molto.
Ho visto come sono costruite, ne ho visto molte con una pista ciclabile nel raggio esterno, ho trovato un sito web di un geometra piemontese che pubblicava i progetti gratis per ogni dimensione - raggio.
Chiunque di noi guardi il giro ciclistico francese notera' che anche le superstrade non hanno quei mega svincoli stile Venturina che costano piu' di un ospedale. Sono certo che a volerle fare bene basterebbe andare a vedere come sono fatte dalle altre parti. Ho il sospetto che quelle a forma di ameba (solo ellitiche andrebbero bene) servano sopratutto a far lievitare i costi di progettazione. Ho il sospeetto che le corsie di fuga aggiunte ad una rotatoria (io le ho viste a Piombino e alla Coop all'Elba) siano solo pericolose e inutili nonche costose. Che senso ha fare una corsia laterale se poi chi esce dalla rotatoria deve peoccuparsi delle auto che hanno imboccato la suddetta corsia?
Inoltre, se capitano tanti incidenti alle nostre rotatorie, non e' solo distrazione. Tanti sono abituati a percorrerle diversamente. Se non ricordo male basta vedere l'art. o il cap. 5 di questo link che allego. (http://www.regione.piemonte.it/trasporti/prss/lineeguida/dwd/19rotatorie.pdf)
Giacomo Cardia