Un longonese di 33 anni ed il titolare di una ditta edile, incaricata di effettuare per esso dei lavori di costruzione di una civile abitazione, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria livornese dai carabinieri della Stazione di Porto Azzurro, in quanto ritenuti responsabili di interventi eseguiti in assenza di permesso e per di più in zona sottoposta a duplice vincolo.
Il proprietario dell’immobile in questione– che nell’occasione del controllo dei carabinieri era stato completamente coperto da teloni verdi, ndr-, pur avendo una precedente autorizzazione rilasciata dal comune di Porto Azzurro per costruire una casa, non aveva più effettuato i previsti lavori di costruzione entro la scadenza del titolo stesso, avvenuta nel 2010. Solo in questi ultimi tre mesi ha fatto partire i lavori, ormai abusivi, incaricando una ditta edile del nord Italia a realizzare un’abitazione su due piani, di cui uno interrato, per un totale di circa 100 m². in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico.
I militari di via Solferino, diretti nelle attività dal loro comandante, il Maresciallo Aiutante Salvatore Fanuzzi, dopo aver accertato la scadenza delle autorizzazioni e quindi la mancanza di permesso a costruire, hanno provveduto al sequestro sia dell’area cantierizzata che di tutta l’attrezzatura edile rinvenuta sul posto, segnalando i due uomini alla Procura della Repubblica labronica. Il rischio per gli autori del’abuso è una condanna che può raggiungere i quattro anni di reclusione, oltre ad un’ammenda che può superare i 20.000 Euro.