Ciao Cesare e Grazie, grazie per aver seminato così bene tanto amore,tanta amicizia, tanta fede, tanta preparazione, tanta caparbietà e tanta coerenza nell‘opporsi alla guerra e agli sponsor di questa e delle armi.
Grazie per tutto questo e per avermi reso orgoglioso di essere tuo amico, ma soprattutto sento di doverti ringraziare per il miracolo che hai compiuto ieri pomeriggio nella Chiesa di San Giuseppe di Portoferraio in occasione del tuo ultimo saluto a noi prima di fare ritorno alla casa del Padre.
Tu, corazzatissimo soldato di Dio, della Pace e degli ultimi hai saputo radunare l’esercito dei sognatori del tempo dei nostri vent‘anni, del mitico Liceo Classico Raffaello Foresi dei primi anni 80, rappresentato in ogni classe da te o da una delle tue sorelle e della mitica casa Sangalli, sempre aperta agli amici e agli amici degli amici, con un meraviglioso assortimento umano la cui caratteristica principale credo che già allora fosse l'essere dei sognatori variopinti e assolutamente privi dell’arroganza tipica dei vincenti; gli stessi colori e la stessa aria un po' sfigata, che ieri per magia si è ripresentata nella chiesa parrocchiale della Sghinghetta, dove ci hai regalato un'altro pomeriggio dal quale poter ripartire con il nostro sogno per un mondo migliore, non più dominato dalla legge del più forte… e poi,miracolo, regalo o magia nella magia, l‘intervento accorato del tuo amico combattente per la pace venuto appositamente per te da Foggia, e che dopo averci scaldato il cuore e dopo averti salutato, subito si è incamminato a piedi verso il porto.
Sicuramente uno corazzato come Cesare ho pensato.
E poi Don Sergio e i tanti altri interventi, compreso quello di un‘altra tua amica per me misteriosa, che ha inneggiato agli sfigati del mondo…..
Grazie Cesare, a raduno finito, da buon sfigato che non sa parlare in pubblico, ti voglio salutare ricordando un frase tratta dal libro “Il Sogno di una Cosa” di Padre Ernesto Balducci:
“… e bene hanno fatto i signori del potere a non fidarsi di me che sono sempre stato un cospiratore ostinatamente fedele ad un sogno impossibile”
Michel