Venerdi' 16 agosto alle ore 21,30, nell'accogliente “salotto” della Piazzetta La Vantina a Capoliveri terzo appuntamento con il volume “Isola d'Elba un Museo Diffuso d'Arte Contemporanea all'aria aperta – Opere ambientali di Italo Bolano” edito da Giorgio Mondadori.
Presenterà la serata l’arch. Leonello Balestrini.
Verranno proiettati documentari, realizzati da Alessandra Ribaldone, che illustrano il rapporto arte e natura e l'attività di Bolano che da quasi 50 anni opera a favore della cultura elbana nel suo Centro Museo a San Martino.
Qui in un parco di piante mediterranee da lui stesso realizzato, con 30 opere monumentali, da sempre Bolano offre ad un pubblico internazionale manifestazioni culturali, tra mostre, conferenze, rappresentazioni teatrali e musicali, dibatti che oggi ammontano a circa 350.
I laboratori del museo sono inoltre la “fucina” dalla quale l'artista elbano ha fatto scaturire
altri 20 monumenti che ha realizzato con varie tecniche, dalla ceramica monumentale all’acciaio, al vetro dallas e che oggi decorano l’Isola e costituiscono un itinerario culturale e artistico che accompagna il visitatore alla scoperta di luoghi, eventi storici e personaggi illustri.
La presentazione del volume è l'occasione per Bolano di illustrare la sua opera completa sull’Isola, ma anche di “consegnarla” idealmente agli Elbani, un'opera aperta ad altri Artisti che lo vorranno integrare nel tempo, per questo è un “Museo in progress” un primo passo verso un rilancio culturale che potrà promuovere l’Elba ancor meglio a livello internazionale.
Capoliveri è stato il primo paese che ha accolto il progetto dell'artista, molti anni fa, e proprio nella piazza che ospita la presentazione è presente l'opera più grande che fa da fondo al piccolo anfiteatro: una ceramica monumentale di circa 10 mq che illustra i principali personaggi ed eventi che hanno caratterizzato il '900, con le loro scoperte, come Marconi, Fleming, Einstein, ma anche gli eventi drammatici del secolo scorso, come le due guerre mondiali, senza dimenticare Santa Teresa di Calcutta o Marilin Monroe, o la pecora Dolli, la prima cavia della clonazione, un secolo condotto idealmente su una barca da Papa Wojyla verso il secondo millenio. E “Millennium” e' proprio il nome dell'opera, sormontata da un grande orologio che scandisce idealmente il tempo che passa su “Caput Liberum”. Le altre due opere si trovano nella Piazzetta Belvedere, al termine di Via Roma, il “Sole e Luna”, con il suo vetro dallas che riluce al tramonto, e un omaggio a “Capoliveri, meine liebe”.
L'Artista risponderà volentieri alle domande dei presenti: la serata è libera e tutti sono invitati.