Caro direttore,
Le scrivo perché vorrei denunciare un fatto a me capitato e che, a detta di tanti, capita un po’ troppo spesso.
Sono un ragazzo di 40 anni che insieme alla sua ragazza e a suo figlio di 2 anni e mezzo ha comprato casa nella località dove è nato e cresciuto escludendo gli anni di università.
Di recente ho avuto problemi con l’impianto di riscaldamento e precisamente con una caldaia a gasolio.
Il vecchio proprietario mi aveva già dato il numero del tecnico che aveva fatto l’ultimo collaudo l’anno prima.
Circa dieci giorni fa ho contattato questa persona e gli ho spiegato che non avevo acqua calda e se, visto che a breve sarebbe scaduta anche la revisione annuale, poteva venire a fare un sopralluogo.
Lui da subito mi ha un po’ trattato come tanti tecnici in questione trattano le persone “ignoranti” in materia: sembra sempre che debbano farti un favore! Ti dicono sempre che sono incasinati, ma cavolo è il tuo lavoro!!
Vabbè, sclero a parte, mi assicura che sarebbe venuto entro fine settimana. Ovviamente ciò non avviene senza nemmeno avvisare.
Lunedì mattina lo richiamo spiegando nuovamente la situazione, ribadendo il fatto che non ho acqua calda e i termosifoni vanno a metà e lui mi dice che aveva da fare un intervento in zona e sarebbe venuto nel pomeriggio.
Indovina? Niente. Non viene e non avvisa…
La mattina seguente lo richiamo: gli dico con tono minaccioso che il pomeriggio prima l’ho aspettato tutto il giorno pur dovendo andare a fare la spesa e altre commissioni.
Inoltre pur di non venire, ha provato anche a farmi fare delle prove con rubinetti della caldaia e altro (parlava di aghi e di micro e di chissà quale altra cosa) che io ho anche fatto nella stupida speranza di risolvere qualcosa.
Quando ho capito che stavo solo perdendo tempo e lui prendeva solo tempo, ho perso la pazienza e con tono deciso sono riuscito a farmi dare appuntamento per ieri pomeriggio, ma anche stavolta mi ha dato buca.
Stamani l’ho richiamato e gli ho detto che poteva non venire più perché preferivo non avere nulla a che fare con gente che non sa lavorare. Mi sono stupito del fatto che mi abbia risposto, ma ancora di più che non sembrava minimamente turbato dalla figura che aveva fatto.
Le ho scritto direttore perché queste cose succedono spesso, tanti professionisti e tecnici si reputano tali solo a parole. E’ il tuo lavoro, ti viene spiegato che ho un bimbo, che non ho acqua calda e non ti fai vivo in dieci giorni.
Mi chiedo solo come può una persona così lavorare ancora?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Davide Battistini