"Insieme alla Concordia oggi sono riemersi la capacità tutta italiana di saper realizzare imprese impossibili e l'immagine della nostra marineria naufragata in quel tragico 13 gennaio 2012. Siamo pronti anche a gestire la fase due che riguarda lo smaltimento e la rottamazione della nave. Va evitato il toto-porti in corso anche perché il punto di partenza non negoziabile è l'applicazione della Direttiva europea che prevede lo smaltimento dei relitti nel porto più vicino fra quelli adeguati a farlo. Mappe alla mano, è Piombino. Il Governo ha messo nelle condizioni di accelerare al massimo i lavori per attrezzare la sua acciaieria, le banchine e le infrastrutture portuali per accogliere e smaltire non solo la Concordia ma anche altre navi a fine vita. Non c'è un problema di concorrenza con altri porti, ed è poi difficile immaginare di poter autorizzare il relitto della Costa Concordia a percorrere lunghe 'crociere' nel Mediterraneo o altri mari verso scali più distanti correndo rischi di ogni tipo, tra l'altro con costi enormemente superiori per l'armatore". Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrasstrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis intervistato stamattina dall’emittente televisiva Rtv38.