La stagione turistica 2013 si sta ormai avviando verso la fase finale. Nonostante i timori e le previsioni pessimistiche, talvolta catastrofiche, di molti e nonostante lo stesso “osservatorio” regionale di Faita Toscana prevedesse inizialmente anche per quest’anno il segno meno, l’andamento della stagione può considerarsi, tutto sommato, soddisfacente, con incrementi che, per talune strutture, hanno sfiorato il 10% in luglio ed agosto, con un forte aumento delle presenze di tedeschi, svizzeri, olandesi e, in misura minore ma pur sempre significativa, di francesi. E questo in controtendenza rispetto ad altre località turistiche nostre concorrenti.
Sicuramente una delle principali ragioni di questo trend positivo è il cambiamento intervenuto nel mercato dei traghetti.
L’arrivo di nuove compagnie ha portato una ventata di sana concorrenza, che ha provocato una notevole diminuzione delle tariffe senza che la qualità del servizio a bordo ne abbia risentito (anzi è decisamente migliorata) ed inoltre le convenzioni che alcune compagnie di navigazione hanno stipulato con le associazioni del comparto ricettivo hanno consentito agli operatori di offrire ai propri clienti pacchetti davvero vantaggiosi.
Ci auguriamo che questa sana concorrenza prosegua anche in futuro e che questo ci permetta anche di recuperare il mercato del fine settimana, venuto meno nell’ultimo decennio a causa del costo eccessivo del viaggio.
Sicuramente un ruolo importante lo hanno avuto anche le nostre strutture molte delle quali, pur in un momento difficile come l’attuale - con una congiuntura economica nazionale negativa e con le note difficoltà di accesso al credito - hanno comunque saputo riqualificarsi, dotandosi in molti casi di certificazioni di qualità e offrendo alla propria clientela servizi sempre più accurati.
La lungimiranza delle amministrazioni comunali e del parco nazionale ha permesso poi, in alcune realtà, l’installazione di “case mobili”. Ciò ci ha consentito di raggiungere una fascia di clientela economicamente più forte, comportando, tra l’altro, anche un considerevole allungamento della stagione.
Un peso l’ha senza dubbio esercitato il fatto che il nostro patrimonio naturalistico è talmente rilevante da esercitare un’attrazione fortissima verso la clientela. L’Elba, ad una cinquantina d’anni dall’avvio dell’industria turistica, per fortuna, è rimasta in gran parte intatta e, come ha scritto qualche settimana fa l’inserto viaggi del quotidiano “La Repubblica”, rappresenta una vera e propria “botta di verde” nell’azzurro del Mar Tirreno. Ed è davvero difficile trovare qualcuno che non apprezzi le sue bellezze.
Va pure riconosciuto ai comuni che, se non hanno potuto influire sui flussi turistici verso l’Elba, hanno comunque saputo offrire ai nostri ospiti, nonostante i tagli di bilancio disposti dall’Autorità Centrale, calendari di eventi e manifestazioni in molti casi assai interessanti.
Tutto questo, in ogni caso, in un quadro generale preoccupante: la crisi imperversa anche in quello che è il nostro tradizionale bacino di utenza, le fabbriche chiudono e le apt sono state soppresse dalla Regione Toscana.
Diventa quindi fondamentale che i Comuni utilizzino l’importante ricavato della Tassa di Sbarco esclusivamente per la promozione dell’Isola.
Da parte nostra, siamo pronti ad integrare la promozione istituzionale con la partecipazione delle ns. aziende alle iniziative che ci auguriamo di poter concertare con i Comuni.
Faita Toscana - sede dell’Elba
il rappresentante di zona
Giacinto Sambuco