Nella giornata del 14 Febbraio presso il centro sportivo comunale di Marciana Marina un olivo di 13 anni è stato rimosso per lasciare spazio a un autocarro con gru operante nel cantiere per la costruzione della nuova palestra comunale.
L'albero è stato strappato malamente, imbracato con una fascia e tirato su, senza esplorare alternative che avrebbero potuto salvaguardare la sua integrità, rispettare l'ambiente e la storia stessa del centro sportivo, dal momento che i simbolici olivi furono scelti e messi a dimora proprio con l’inaugurazione della piscina scoperta.
Esistevano soluzioni praticabili e ragionevoli! Il nostro disappunto è dovuto proprio a questo.
Ad esempio, il mezzo poteva accedere al cantiere attraverso l'ingresso principale e non dal cancello di viale Aldo Moro, evitando così di divellere la pianta; il camion dotato di braccio idraulico poteva operare dalla strada interna che scende alla piscina, accanto alla futura palestra, senza invadere gli olivi.
In alternativa, con l’aiuto di un giardiniere esperto si poteva rimuovere l'albero in modo sicuro, con l'intenzione di ripiantarlo una volta terminati i lavori oppure cambiare la sua destinazione finale senza compromettere le radici.
E adesso? Ci avevano assicurato che già nel primo pomeriggio di oggi, avrebbero provveduto a ripiantarlo, invece la pianta giace ancora li, come un monumento al menefreghismo per la cosa pubblica.
Un vero e proprio atto di “violenza ambientale” che poteva e doveva essere evitato.
Matteo Covitto