«Vairo Contini se n’è andato sabato notte nell’ospedale a Pisa, dov’era ricoverato da qualche giorno, dopo poche settimane dal compimento dei settant’anni, di cui almeno gli ultimi diciotto vissuti con la Sla che gli era stata diagnosticata pochi mesi prima dell’insediamento all’Aoup (Azienda ospedaliero universitaria pisana) nel 2007 come direttore generale. Nato a Collesalvetti il 10 marzo del 1954, si era laureato in medicina a Pisa nel 1981 e poi la sua carriera si era svolta in varie aziende sanitarie toscane, compreso l’ospedale di Portoferraio. Mente lucidissima, appassionato di lettura, di storia, di musica classica, di calcio e di politica avendo militato sin da giovanissimo nel Pci e poi nel Pds-Ds. È sempre stato un accanito sostenitore del principio di universalità delle cure come imperativo della sanità pubblica. Lascia la moglie Lucia e due figlie, Giulia e Silvia».
Il Vicinato
Sin qui la notizia pubblicata da Lorenzo Marchetti sul Vicinato alla quale mi permetto di aggiugere qualche brevissima considerazione.
Mi è venuto da pensare in giorni in cui ci circonda, ci assedia quasi, una classe politico-amministrativa profondamente deludente, a quanto diversi erano gli impegnati in politica e nel sociale come Vairo che ho avuto l'onore di avere p'er compagno e per amico.
Vairo sapeva volare alto parlando chiaro ed intellegibile, difendeva le sue idee in maniera decisa ma non abbandonando mai la tolleranza verso chi la pensava in un modo diverso, confrontarsi con lui era sempre un momento di arricchimento.
Soprattutto era capace di una tenace sconfinata umanità.
Ci mancherà moltissino.
Sergio Rossi