Dentro al cancello chiuso si trova la macchinetta per distribuire i numeri attraverso i quali regolamentare interminabile fila di stagionali in attesa da prima dell'alba. Fuori dal cancello le circa 200 persone in coda hanno dovuto organizzarsi con i “numerini” scritti a mano per non andare incontro a spiacevoli episodi come quello avvenuto ieri quando a causa di una donna che non voleva rispettare il prorprio turno è scoppiata una bagarre che per essere sadata è stato necessario addirittura l'intervento delle Forza dell'Ordine.
La situazione, critica ogni anno, quest'anno sembra ancora più difficile da gestire a causa della variazione di alcune regole che fino al 2012 scaglionavano in tempi diversi le richieste della disoccupazione ordinaria da quella a requisiti ridotti. Da quest'anno per entrambi c'è appena una settimana di tempo dalla scadenza del contratto.
Luigi Sorvillo non sembra preoccuparsi di tanto, è alla sua prima stagione da bagnino e sembra piuttosto contento di aver finito.
Ma c'è anche chi si lamenta, tipo Amira da Marciana Marina o Laura da Poggio entrambe sono attaccate ai telefonini per organizzare l'uscita da scuola dei figli, dal momento che si sono rese conto che la mattinata la passeranno tutta davanti a quel cancello. Si chiedono come mai questa operazione non possa essere fatta telematicamente e non si possano evitare certe “barbarie da Medioevo”.
I veterani della stagione lunga lamentano da parte del centro per l'impiego la mancanza di organizzazione rispetto agli anni precedenti quando “una volta preso il numerino avevi la libertà di andarti a prendere un caffè mentre quest'anno sei costretto a restare qui per tenere il posto e devi fare anche attenzione che non ti passino avanti.”
Nowrehdin Anka, residente all'Elba da oltre 10 anni, quest'anno è riuscito ad ottenere un lavoro per 5 mesi, 30 giorni in meno che non gli hanno consentito di rientrare tra i beneficiari del sussidio ordinario di disoccupazione come negli anni precedenti : “prima era tutto diverso” dice con rassegnazione.