Cultura della legalità, prevenzione del bullismo e cyberbullismo, collaborazione tra le istituzioni.
Questo in sintesi il risultato degli incontri promossi dall’ispettore capo della Polizia Penitenziaria di Porto Azzurro, Francesco Lo Noce, e la scuola secondaria di Capoliveri.
I racconti delle esperienze personali
Nella sala teatro del plesso scolastico, con slide, numeri, statistiche, ma anche con racconti di esperienze personali, l’Ispettore Lo Noce, coadiuvato dall’assistente Capo Coordinatore Santo Mafale, è intervenuto come rappresentante del Ministero di Giustizia per spiegare ai ragazzi il valore della consapevolezza, sia giuridica che etica, per un comportamento responsabile nella società.
Tre giorni di incontri
Nella tre giorni di incontri, sono stati molti i temi affrontati, tutti di drammatica attualità.
A partire dalla violenza di genere, dove il femminicidio è la punta dell’iceberg in una società in cui sopravvivono ancora antichi pregiudizi.
Bullismo e cyberbullismo
Con un linguaggio semplice, l’ispettore ha fatto riflettere i ragazzi su un problema che viene da lontano.
Bullismo e cyberbullismo sono stati gli altri temi centrali degli interventi.
I ragazzi hanno potuto capire meglio le normative in vigore, in modo da poter affrontare la rete in maniera più consapevole, per non farsi trascinare dalle numerose insidie più o meno nascoste.
Al termine di ogni intervento, gli alunni della scuola di Capoliveri hanno posto domande, e raccontato le loro esperienze, in modo partecipato e costruttivo.
Quando le istituzioni e le persone si incontrano
Gli incontri hanno sottolineato una evidenza importante: quando le istituzioni e le persone si incontrano, nascono sinergie importanti, che aiutano la scuola a sentirsi meno sola.