E' bastato l'afflusso di persone ed auto determinato dal "ponte" di Ognissanti per mandare in crisi lo scalo piombinese.
Le corse dei traghetti programmate e compiute non sono state sufficienti a smaltire le richieste di passaggio.
Particolarmente critica la giornata di giovedì. Non pochi hanno dovuto scegliere tra lasciare l'auto dall'altro lato del canale o pernottare "in continente".
Poco edificanti scene di "nervosismo" come quella video-documentata si sono verificate sulle banchine piombinesi.