Proponiamo i dati statistici essenziali relativi alle consultazioni del nostro quotidiano nell'anno appena trascorso.
Il riepilogo è occasione per una breve riflessione e sulle preferenze per temi palesate (con visite) dalla nostra utenza.
Nel 2022 visite registrate 3.373.902 per una media giornaliera di 9.244 unità
Nel 2023 visite registrate 4.467.841 per una media giornaliera di 12.241 unità
Nel 2024 visite registrate 5.872.894 per una media giornaliera di 16.046 unità
Il report statistico annuale fornitoci dai nostri "tutor informatici" di Infoelba non lascia spazio a dubbi: dopo quasi venti anni (19 per la precisione) di crescita costante, con solo episodici "picchi" superiori al 10% sull'anno precedente, nell'ultimo triennio l'aumento della utenza di Elbareport si è rivelato imponente.
E la conferma di questo trend viene anche da altri parametri meglio analizzabili dagli specialisti (quali il "consumo di banda" gli "hits" i "visitatori unici" etc.).
E' un po' curioso ma - come ogni anno - ci ritroviamo ad augurarci di mantenere un risultato almeno simile, convinti di essere ormai giunti "a tappo", soprattutto per la limitatezza del territorio di riferimento e di conseguenza della potenziale utenza (anche se non pochissimi ci leggono dal continente ed oltre).
Certo sarebbe interessante capire meglio le scelte dei nostri lettori all'interno dei 15-20 pezzi che ogni giorno proponiamo loro con una dettagliata analisi, ma in un giornale che si regge soprattutto sul "volontariato informativo" e sul quotidiano sacrificio non adeguatamente compensato, non c'è mai tempo da perdere.
A braccio possiamo dire che "vanno forte" i pezzi di colore, quelli di cronaca nera, bianca e rosa, i "sanitari" e sui trasporti, discretamente quelli culturali, storici, ambientali, scientifici, religiosi e sportivi, non brillantemente (max con scarse centinaia di letture) quelli proposti dalle amministrazioni ed Enti e dalle forze politiche.
Ma se nelle preferenze dei nostri lettori gli ultimi della classe sono coloro che producono "politica" a livello locale e no, non ce ne rallegriamo affatto.
La libera informazione è il primo gradino della democrazia, ed il senso stesso dell'esistere (e del resistere) di Elbareport è l'essere strumento di partecipazione alle scelte, la voce concessa o strappata, da chi non si chiude nel proprio orticello, ha idee sociali e le vuole esporre.
Buon 2025 informato, partecipativo e democratico, a tutti
Elbareport