Ho letto la lamentela delle signora che ha dovuto attendere fino alle 01:30 di notte per la dimissione della madre.
Sono dispiaciuta per quanto accaduto, ma devo sottolineare che il personale a bordo delle ambulanze sono Volontari-Soccorritori, ma prima di tutto Volontari, per cui durante il loro tempo libero si dedicano gratuitamente al prossimo.
Quindi se le associazioni elbane hanno pochissimi Volontari (ormai rosicati all’osso) non potranno essere garantiti i servizi ordinari soprattutto nelle ore notturne.
Al fine di evitare ulteriori situazioni simili a quelle accadute alla signora dell’articolo, invito tutti i cittadini della comunità ad iscriversi nella propria associazione così da dedicare un po’ del proprio tempo libero agli altri.
Uniti sicuramente riusciremmo a soddisfare tutti i servizi di soccorso, tra cui le dimissione dall’ospedale alla propria residenza. Ringrazio e saluti.
Emma Feole
(Presidente della Pubblica Assistenza di Capoliveri OdV)
Nota della Redazione:
Troviamo condivisibile fino alle virgole quanto affermato dalla Signora Feole.
Per il lavoro che svolgiamo, possiamo verificare quotidianamente l'utilità essenziale dei servizi erogati alla cittadinanza dai volontari delle Pubbliche Assistenze, sia in regime di urgenza che in occasioni diverse.
Aggiungiamo però che ciò che è definito appunto "pubblico" dovrebbe essere maggiormente tutelato dalle pubbliche amministrazioni.
Sarebbe a nostro avviso utile uno stimolo in particolare verso i più giovani, una vera e propria "educazione al volontariato" (sanitario ma non solo), da sviluppare a partire dagli ambiti scolastici.
Ma sempre a chi è responsabile del governo delle comunità bisognerebbe anche chiarire che, laddove "non ci si arrivasse" con il generoso prestarsi dei singoli, occorrerebbe che l'espletazione dei servizi fosse comunque garantita da personale retribuito.
Sarebbero sicuramente soldi spesi bene, in conforto di chi ne ha davvero bisogno.
ER