Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe, sia attraverso costanti incontri informativi svolti in tutta la provincia che attraverso indagini per smascherarne e denunciarne gli autori.
I Carabinieri della Compagnia di Portoferraio hanno incrementato oltre ai servizi esterni sul territorio soprattutto l’attività informativa e divulgativa a favore di tutte le fasce più vulnerabili della popolazione. Si tratta di una campagna condotta su larga scala dall’Arma labronica in tutta la provincia di Livorno e che ha concentrato la propria attenzione di recente anche sull’Isola d’Elba, dettata, oltre che dalla necessità di richiamare l’attenzione dei cittadini residenti nell’Isola, anche da un recente fatto ivi accaduto in cui un’anziana residente sarebbe stata raggirata essendo indotta a consegnare ad ignoti oggetti di valore per salvaguardare un parente da conseguenze giuridiche “assurde”; ponendo in essere la cd. “tecnica del finto avvocato”.
A tal riguardo in linea con l’impegno che l’Arma dei Carabinieri sta dedicando, su scala nazionale, al contrasto ed alla prevenzione delle truffe e così anche il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno che ha avviato da tempo una fitta campagna informativa per diffonderne la conoscenza e fornire utili e pratiche indicazioni per evitare di cadere vittime di questo odioso reato, ben consapevole del fatto che la diffusione delle informazioni necessarie per la conoscenza del fenomeno è fondamentale per combatterlo ed estirparlo.
In tale ottica, anche i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio con tutte le Stazioni dipendenti hanno incrementato incontri aperti alla cittadinanza nei diversi comuni presenti. E grazie alla collaborazione delle Amministrazioni Comunali e della Diocesi di Piombino - Massa Marittima tali appuntamenti si svolgono per lo più all’interno delle sale consiliari dei suddetti Enti Locali così da essere più facilmente conosciuti, individuati e raggiunti anche e soprattutto dalle persone più anziane che talvolta hanno meno dimestichezza con le novità normative e tecnologiche rendendoli le vittime predestinate di persone senza scrupoli.
Il tema trattato è pertanto quello delle truffe agli anziani, vittime prescelte, soprattutto quando soli. Vengono illustrate le tecniche frequentemente utilizzate dai truffatori che, spesso, presentandosi alle vittime come avvocati, o appartenenti alle forze dell'ordine o come amici di parenti, richiedono denaro o gioielli asseritamente per evitare presunte gravi conseguenze giudiziarie a carico di persone care, facendo così leva sui sentimenti dei malcapitati.
Per questo i carabinieri di Portoferraio ribadiscono che è importante saper riconoscere le situazioni più a rischio ed in particolare gli elementi caratteristici ricorrenti che possono far pensare che si tratti di una truffa e qualora si resti vittima di una truffa o di un tentativo di truffa il consiglio dell’Arma è di rivolgersi sempre con fiducia alla Stazione Carabinieri più vicina.
Restando in ambito truffe l’Arma dei carabinieri di Livorno evidenzia altresì che bisogna inoltre diffidare di modalità insolite di contatto da parte di banche, assicurazioni, aziende erogatrici di servizi quali acqua, corrente elettrica e gas, diffidando di utenze mobili potenzialmente in uso a sedicenti operatori del settore. In ogni caso è sempre opportuno fare una telefonata di riscontro utilizzando i numeri in proprio possesso o quelli reperibili sulla propria documentazione (estratti conto, polizze, bollette). Parimenti, in strada bisogna diffidare di sconosciuti che si avvicinano con modi affabili perché potrebbero avere cattive intenzioni; in tali casi è opportuno prendere subito il cellulare per chiamare il 112NUE o quantomeno attirare l’attenzione di passanti. Se la persona che si sta avvicinando è un malintenzionato, vistosi scoperto, si allontanerà. In questo caso è altresì opportuno segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine per consentire di identificare il presunto malvivente.
I Carabinieri, alla luce dell’ennesima truffa, colgono l’occasione per richiamare l’attenzione dei cittadini a fare massima attenzione a situazioni particolari in cui si viene contattati e/o avvicinati da soggetti sconosciuti e dal comportamento sospetto nonché ribadiscono di adoperarsi con le migliori prassi in relazione anche alle sempre più frequenti fattispecie di reato scaturite da collegamenti su siti internet ed acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.
Durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite. In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere ad una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.
Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.