Poche righe di un dispaccio di agenzia che cadono però come macigni sull'isola e su un tratto della sua recente storia:
"La Corte di Cassazione - si legge in una nota ANSA - ha rigettato i ricorsi dei difensori e ha confermato la sentenza inflitta dalla Corte d'appello di Genova il 23 febbraio scorso per l'ex Prefetto di Livorno, Vincenzo Gallitto, condannato a 3 anni e 4 mesi e per l'ex capo dei gip livornesi Germano Lamberti (4 anni e 9 mesi) imputati per il reato di corruzione in atti giudiziari nell'ambito della vicenda per gli illeciti all'isola d'Elba.
Conferma anche per gli imprenditori pistoiesi Franco Giusti e Fiorello Filippi accusati dello stesso reato e condannati a 3 anni e 6 mesi ciascuno. Per tutti e quattro, già in appello, erano stati condonati tre anni. Altri reati, imputati a vario titolo, erano stati giudicati prescritti.
L'inchiesta che è stata condotta a Genova dal sostituto procuratore di Genova Paola Calleri, inizialmente aveva coinvolto otto persone, imputate a vario titolo di una serie di reati tra i quali corruzione, peculato e favoreggiamento nell'ambito di speculazioni edilizie".
Si chiude sotto il profilo giudiziario, passa definitivamente in giudicato, una delle vicende più ignobili tra quante abbiamo registrato all'Isola, quella dell'Ecomostro di Procchio le cui schetriche e sinistre strutture stanno però ancora là a deturpare il paesaggio, perché la partita della demolizione ordinata dalla Regione Toscana non si è ancora attuata, anche per la strana accondiscendenza dimostrata dalle amministrazioni marcianesi verso i bisogni ed i "desiderata" degli ormai pregiudicati imprenditori.