Come il Dr.Giampiero Sammuri designato per
Ne siamo convinti anche noi, per la semplice ragione che Montomoli ha visto nascere ed è stato per anni Segretario della Autorità portuale. Ha quindi acquisito una solida conoscenza delle problematiche connesse alla gestione dei servizi marittimi e senz’altro anche una lucida consapevolezza della loro strategica importanza per l’Elba e tutto l’arcipelago. Ma non solo. Montomoli ha alle spalle anche una lunga carriera di uomo politico, dotato di quella intelligenza e sensibilità che ci sembrano oggi divenute abbastanza rare.
Dunque giudichiamo con favore la sua nomina alla Presidenza della Toremar e ci attendiamo dal neo Presidente un atteggiamento positivo di ascolto e di confronto con la società insulare, con tutte le sue espressioni istituzionali, politiche ed economiche.
Alcuni Sindaci, Alessi e Peria, hanno già sollecitato che si avvii un dialogo costruttivo con le Compagnie di navigazione. Entrambi ritengono, a ragione, che sia giunto il momento che Istituzioni, categorie economiche e Società di navigazione si riuniscano intorno ad un tavolo per ragionare, in concreto, del futuro di questo territorio. Sicuramente Montomoli, nella sua veste di Presidente di Toremar , saprà contribuire alla apertura di quel tavolo.
Il contratto di servizio che lega
Sono questi i temi “caldi” che dovremmo discutere, su cui dovremmo confrontarci. Coinvolgendo anche
D’altra parte alcune preoccupazioni l’attuale assetto organizzativo dei servizi di collegamento marittimo con il continente può suscitarle. E non perché siamo istintivamente portati a pensar male; a vedere i pericoli anche laddove non ci sono. E’ la stessa Autorità di vigilanza sulla concorrenza che, nel parere espresso lo scorso anno sulla ammissibilità della concentrazione Moby/Toremar, paventa quei pericoli e non ci fa stare tranquilli.
Per l’Autorità il contratto di servizio stipulato tra Regione e Toremar obbliga quest’ultima solo “ alla effettuazione di un determinato numero di corse giornaliere e alla prestazione di servizi di qualità, mentre totale libertà è lasciata sulla gestione della capacità di riempimento delle navi “. In altre parole se Toremar privatizzata effettuerà tutte le corse previste in contratto e garantirà i servizi richiesti potrà anche viaggiare con navi mezze vuote, ma avrà rispettato gli obblighi contrattuali e avrà diritto, comunque, a ricevere dalla Regione e dallo Stato un contributo annuo che ammonta complessivamente a circa 15 milioni di euro.
Moby dovrà solo stare attenta a fare in modo che le perdite della Società acquisita non superino l’ammontare del contributo pubblico. E se le navi Toremar non partiranno piene, nei periodi di maggior traffico, potrà avvantaggiarsene senz’altro Moby.
Ma non è tutto. La coppia Moby-Toremar, sempre secondo il Garante per la concorrenza, “potrà razionalizzare le corse in modo da sfruttare al meglio la capacità di trasporto che Toremar è tenuta a mettere a disposizione nella stagione invernale e in quella intermedia” a tutto vantaggio di Moby che avrà la possibilità di realizzare economie di gestione.
Ma i maggiori guadagni di Toremar e i risparmi di Moby nelle stagioni di minor traffico non spingeranno le due Compagnie a contenere le proprie tariffe nei periodi di affluenza turistica. “Non vi è ragione per ritenere – scrive ancora l’Autorità - che le due Società trasferiranno ai consumatori estivi le efficienze così realizzate, in quanto esse potranno essere più convenientemente impiegate per migliorare il loro risultato operativo “.
Questo è lo scenario, poco rassicurante, che, ripetiamo, l’Autorità di vigilanza, ha raffigurato. E’ uno scenario eccessivamente “fosco” o contiene qualche verità?
Dobbiamo chiederne conto alla Regione che ha scelto la strada della doppia privatizzazione (cessione del servizio e della proprietà ); ma dobbiamo chiederlo anche alla Autorità portuale e alle Compagnie di navigazione ed in particolare alla Toremar dove è oggi in posizione di comando Montomoli, con il prezioso bagaglio di esperienze e doti personali di cui prima dicevamo. Urgono chiarimenti e possibilmente efficaci intese. E’ importantissimo che il dialogo inizi quanto prima. I Sindaci facciano la prima mossa, tutti insieme.
Giovanni Fratini