Nella mattinata di sabato 14 dicembre si è diffusa una voce secondo la quale un piccolo squalo (un esemplare superiore al metro di lunghezza) era stato avvistato ripetutamente e si stava stava aggirando nelle acque portuali portoferraiesi, fatto che che determinava anche l’uscita di un mezzo della Capitaneria di Porto.
Poco dopo la notizia, rilanciata dai colleghi del Tirreno e corredata di foto del "misterioso" pesce subiva un primo aggiustamento: non si sarebbe trattato di uno uno squalo, bensì di un pesce spada.
Ma anche questa nuova “classificazione sul campo” (anzi in mare) lasciava perplessi sia Yuri Tiberto dell’Acquario dell’Elba che Umberto Mazzantini di Legambiente, entrambi convinti che la foto pubblicata dal quotidiano livornese si riferisse ad un Marlin.
Resterebbe da chiarire se il pesce in questione possa essere classificato come un “Aguglia Imperiale” (niente a che vedere con la comune “Aguglia” bensì un esemplare di Tetrapturus belone - vedi foto - neanche lontanamente imparentato pure con squali e spada) o il più raro (e nel caso sconfinante visto che il suo habitat elettivo più prossimo sono le acque sarde) Tetrapturus georgii, ma, detto per i non raffinatissimi culturi della materia, sempre di Marlin Mediterraeo, a tempo pieno o parziale, si tratterebbe