“Abbiamo ragione di pensare che a livello locale i dati relativi alle vendite natalizie in termini percentuali non si discostino da quelli che ci ha fornito il nostro regionale. Si acquistano giochi e capi di abbigliamento per i più piccoli (in fondo il Natale è prima di tutto la loro festa e le famiglie di consumatori a questo non rinuncia) ma la flessione del comparto per gli adulti si sente eccome: ce lo dicono i nostri soci e colleghi e ce lo dicono i dati del regionale che fissano ad un preoccupante —5,59% il calo degli acquisti. Oltretutto quest’anno l’inizio dei saldi fissato al 4 di gennaio ha senza dubbio influito in modo determinante sul calo degli acquisti in questo comparto in occasione del Natale”. Così Franco De Simone, Presidente della Confesercenti di Portoferraio. “E’ andata meglio al settore dell’elettronica, che subisce meno flessioni in termini di prezzo sui prodotti e perché anche in momenti di crisi stare al passo dell’innovazione è irrinunciabile – anche se non dobbiamo dimenticare il fatto che spesso gli acquisti in elettronica si possono fare on line con impatti negativi sulle attività commerciali in sede fissa - così come si rinuncia mal volentieri agli acquisti in cibo e cene nei pubblici esercizi”.
“Per l’abbigliamento ci dicono i nostri colleghi che sono in attesa di valutare se con l’arrivo delle tredicesime qualcosa sia effettivamente cambiato, su questo ci riaggiorneremo subito dopo Natale; mentre i colleghi del settore della ristorazione ci dicono che l’andamento nel loro caso è meno preoccupante e anche si colleghi di Assoviaggi mi dicono che c’è qualche segnale incoraggiante sull’outgoing nelle prenotazioni estere anche se non ai livelli degli anni scorsi”.
“La sensazione che abbiamo noi è che i cittadini per primi vivano con apprensione questo momento di crisi economica e che vorrebbero tornare a festeggiare il Natale come una volta - continua De Simone — ma il disagio sociale è forte e le prospettive di ripresa economica anche a livello locale non danno quella fiducia necessaria ad alimentare gli acquisti e quindi il commercio. Un problema che impatta direttamente sulle migliaia di famiglie e di piccole e medie imprese dei più svariati settori che sono la gran parte del mondo economico della nostra città e provincia”.
“Ci auguriamo che l’approvazione della nuova finanziaria a livello nazionale e le ormai imminenti elezioni a livello locale sapranno dare, nel corso del 2014, il segnale di ripresa che i commercianti e gli operatori del turismo elbani stanno aspettando da lungo tempo, anche se – a dire il vero - il nostro giudizio sui contenuti e le azioni attualmente previste dalla legge di stabilità non è positivo: poche e poco incisive le azioni a sostegno delle imprese e delle ripresa economica”.