La strada provinciale 26 “Rio nell’Elba-Rio Marina” è nuovamente interessata da un cedimento del piano stradale, rilevato in loc. Il Piano, all’altezza del km 21+900, in prossimità della zona dove l’anno scorso si era aperta una profonda buca.
Tutto il tratto stradale era già presidiato e monitorato da alcuni giorni, dopo che i dati trasmessi dal sistema di rilevamento radar avevano evidenziato un’anomalia compatibile con un movimento di subsidenza localizzata del terreno. La tendenza all’incremento dei movimenti rilevati, indicata nella relazione dai geologi dell’Università di Firenze, aveva indotto i tecnici del dipartimento delle Infrastrutture e protezione della Provincia a istituire, a partire dal 3 febbraio, il senso unico alternato nella zona interessata, per consentire all’impresa Monni di eseguire i necessari interventi diagnostici.
I rilevamenti compiuti nella mattina di oggi, hanno consentito di individuare con precisione l’area sottostante il manto stradale dove si è prodotto il nuovo sinkhole. La buca si estende per circa tre quarti della carreggiata per una profondità di 2 metri e mezzo.
Per questo motivo intorno alle ore 15 l’intero tratto è stato chiuso al traffico e rimarrà tale fino al ristabilimento delle condizioni di sicurezza per la viabilità.
Il traffico veicolare è stato deviato sul restante tratto della S.P. 26 “Rio Marina –Cavo” e sulla S.P. 33 “della Parata” e tutti gli enti interessati sono stati allertati ai fini della predisposizione degli interventi di competenza.
Per quanto riguarda il ripristino della strada, sarà possibile fare una stima dei tempi e dei lavori necessari solo dopo il nuovo sopralluogo, già in programma per domani, mercoledi 5 febbraio, dove sarà valutata l’evoluzione del fenomeno, nonchè le eventuali ulteriori ispezioni che si dovessero rendere necessarie.
“Il sistema di rilevamento radar messo a punto lo scorso anno con la collaborazione del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze - ha sottolineato l’assessore provinciale ai lavori pubblici Catalina Schezzini - è stato efficace ed ha permesso di individuare con anticipo il problema. Ciò ha consentito di garantire maggiori margini di sicurezza per la viabilità, cosa che era e rimane la nostra principale preoccupazione”.