5 commenti

• Link al commento Sabato, 22 Febbraio 2014 13:34 inviato da Ivano

  Buon giorno, rispondo, umilmente e rispettosamente, all' A.D. di Toremar, Achille Onorato, e al comandante d'armamento di Moby, Giuseppe Savarese e dico: quello che è successo la sera del 7 u.s. sul porto di Piombino a poco a che vedere con la sicurezza in mare. Perché mentre venivano cancellate le corse delle 20,30 e delle 22,20 da Piombino per Portoferraio c'era una nave che navigava da Portoferraio per Piombino? Il comandante è stato un irresponsabile e a messo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri? No, di certo, la verità è che le condizioni meteo permettevano la navigazione e pure gli interessi economici di Moby ( la nave era piena e quindi la corsa è stata redditizia) mentre da Piombino evidentemente questo ultimo fattore non era garantito; mi domando ma gli interessi degli elbani chi li deve tutelare visto che per garantire la continuità territoriale le compagnie di navigazione prendono dei bei soldini dalla Regione Toscana? Sarebbe bene, che prima di "sbandierare" articoli di elogio - vedi articolo del 7 u.s. da parte di tenews, sul fatto di aver riportato gli elbani a casa - e, comunicati che hanno il sapore della "beffa", lor signori si leggessero il contratto che hanno stipulato con la Regione Toscana, sopratutto la ex compagnia pubblica Toremar e si facessero un bell'esamino di coscienza su cosa rappresenta per loro l'Elba sia d'estate che d' inverno. Cari signori: A.D. di Toremar, Achille Onorato, al Comandante d'armamento di Moby, Giuseppe Savarese, ai rappresentanti politici locali e regionali e ai rappresentanti delle forze dell'ordine (Capitaneria di Porto, Carabinieri, Polizia di Stato ecc....) sappiate che quello che è accaduto la sera del 7 u.s. ha esasperato e non poco gli animi degli elbani. Sicuramente né noi elbani né voi tutti auspichiamo altre situazioni simili che potrebbero alimentare comportamenti al limite della legalità. Fiducioso, nella risoluzione di situazioni analoghe, ringrazio chi nella fatidica sera del 7 u.s., si è adoperato fattivamente e senza interessi di parte per riportarci a casa.
• Link al commento Sabato, 22 Febbraio 2014 09:53 inviato da Alberto

  Ai comandanti va anche la nostra stima ed ammirazione per quello che fanno. Il problema sono le navi che si danno ai comandanti.
  Se al più bravo pilota di formula 1 la Ferrari dà una macchina non competitiva di chi è la colpa se il pilota non vince? certamente della Ferrari e non del pilota.
  Sembra che la società voglia spostare il problema sui comandanti non menzionando il vero problema che è quello di far navigare d'inverno due navi (il Marina Bella ed il Giraglia) assolutamente inadatte e pericolose con mari che non disturberebbero le altre, peraltro ottime, navi della compagnia.
  Oltretutto queste navi effettuano corse "cruciali" per i trasferimenti fra l'isola ed il continente: Il giraglia le prime del mattino che sono strapiene di pendolari in entrambe le tratte (e non di turisti) e le ultime della giornata il marina Bella ed il Giraglia da Piombino (per cui è sempre un' incognita il ritorno a casa come successe quel famoso Venerdì in cui fu fatta una corsa straordinaria alla 22,30 non per bontà della società ma per "furor di popolo" degli elbani dopo l'intervento di forze dell'ordine e capitaneria e minacce di "occupare" la nave!).
  Con questi articoli "ad orologeria" con un contenuto che non espone il vero problema la società non fa altro che indispettire sempre di più elbani e pendolari ottenendo il risultato opposto: Noi Comandante capiamo benissimo la responsabilità dei bravissimi comandanti che ben fanno a non partire con le navi suddette, ma Lei gli dia a disposizioni navi più sicure e che possano affrontare tranquillamente quasi tutti i mari (vedi "Oglasa").
• Link al commento Sabato, 22 Febbraio 2014 09:12 inviato da Luca

  Ma davvero il Com Savarese ci vuole fare credere che la compagnia (tanto è una sola) non abbia "suggerito" ai propri comandanti di non apprpofittare dei bollettini di avverse condimeteo per lasciare le navi a banchina quando si presenta l'occasione?
  Concordo con Sig Bernardo su riferimento al mare del nord
• Link al commento Sabato, 22 Febbraio 2014 03:06 inviato da Cheti

  Per garantire la continuità territoriale le compagnie di navigazione dovrebbero adeguarsi ai tempi, mettendo a servizio dei cittadini che usufruiscono di un indispensabile e insostituibile mezzo di trasporto, navi nuove e non liftate, in modo tale da non rimettere la decisione delle partenze nelle mani del Comandante di turno, che consapevole di fare una traversata in condizioni meteo avverse, non impossibili, ma perché ha un mezzo inadeguato per affrontarle, giustamente si trova costretto ad annullare la corsa per tutelare secondo coscienza, passeggeri ed equipaggio, (sempre che sia come riporta l'articolo). La Compagnia, comunque, e' sempre responsabile del disagio che crea al cittadino se non effettua un servizio che spetta di diritto e non può limitare la volontà di esprimersi con i propri mezzi, a nessuno, che siano associazioni o comitati, sono portavoce del malcontento generale scesi in campo per cercare di trovare una soluzione a un grande problema che sta causando quasi quotidianamente questo disservizio.
• Link al commento Venerdì, 21 Febbraio 2014 20:02 inviato da mario bernardo

  E' una risposta troppo burocratica per essere presa in considerazione. Vengo all'elba da 50 anni, conosco il mare e navigo, nel mio piccolo, da moltissimi anni. E' evidente che quando il vento e le condizioni meteomarine sono proibitive i comandanti fanno benissimo a sospendere le corse, ma sappiamo benissimo che sono state sospese tante volte in cui le condizioni non erano poi così proibitive. Soprattutto in inverno, visto che il traffico è scarso, è evidente che si preferisce saltare qualche corsa per poi accorpare macchine e passeggeri in una corsa successiva. Nel mare del nord, se si seguisse la linea moby-Toremar, partirebbe una nave ogni sei giorni. Insomma, rispetto la prudenza, un po' meno la furbizia.