Dal 10 al 20 Marzo scorsi la Guardia Costiera di Portoferraio è stata impegnata in un’intensa attività di controllo che ha interessato tutta la filiera della pesca, nell’ ambito di una complessa operazione di livello regionale, denominata “Palinurus”, mirata alla tutela dei consumatori ed al contrasto della pesca illegale.
L’operazione, che ha coinvolto tutte le Capitanerie di Porto toscane ed è stata coordinata dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno, a livello locale è sfociata in circa 60 controlli a terra e a mare nei confronti di unità da pesca, punti di sbarco del pescato, centri di grande distribuzione, punti vendita al dettaglio e pescatori sportivi.
L’esito delle verifiche ha portato all’elevazione di 6 sanzioni amministrative per un totale di circa 9300 euro.
Nel corso dei controlli si è verificata la regolarità dei prodotti pescati e detenuti, in relazione ai divieti di pesca e commercializzazione di specie vietate o sotto taglia, con particolare riferimento all’attuale fermo pesca del pesce spada e dell’aragosta, esaminando, inoltre, la documentazione di accompagnamento della merce al fine di “tracciarne” la provenienza, nonché accertare la veridicità delle etichettature.
Tutto ciò con il fine primario di proteggere i consumatori dalle frodi.
Le più frequenti violazioni commesse riguardano il mancato rispetto delle norme sul lavoro dei marittimi a bordo dei pescherecci, nonché la pesca, al momento illegale, dell’aragosta.
A tal proposito si ricorda che le norme vigenti vietano la pesca di questi crostacei per tutto il periodo ricompreso tra il 4 gennaio ed il 30 aprile.
La Capitaneria di Porto elbana continuerà ad impegnarsi nei controlli a tutela dei consumatori, delle norme vigenti in materia di pesca e dell’ambiente marino.
Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Portoferraio