Oggi, Venerdì 8 giugno, sono entrati in vigore gli orari estivi, e su Rio Marina il Lora D’Abundo ha sostituto quelle corse che negli anni passati faceva il Giovanni Bellini. Cosi alle 10.55 il “nuovo” traghetto avrebbe dovuto fare il suo primo attracco, il forte vento di scirocco tuttavia ha consigliato il comandante di astenersi dalle operazioni di manovra, di conseguenza lanciare i tre fischi d’avviso e allontanarsi dal porto, lasciando così a terra i passeggeri e riportandosi indietro quelli imbarcati a Piombino (*).
Il vecchio Planasia, di contro, ha rispettato l’orario della mattinata, e quindi ha manovrato regolarmente anche a mezzogiorno. Ci viene segnalato, fra l’altro, che l’Appe non ha inviato il personale addetto allo smistamento delle auto, e ciò ha creato il caos più completo lungo tutta la banchina! Pare evidente, ad ogni modo, come il Lora D’Abundo non sia idoneo alla tratta a cui è stato destinato, ma più in generale non è adatto alla traversata del Canale di Piombino.
L’auspicio è quello che le autorità marittime e portuali dopo questo primo flop, senza attenderne altri, prendano atto delle caratteristiche tecniche di una motonave non all'altezza delle esigenze operative richieste sul porto di Rio Marina.
Di questo ne prendano atto pure Toremar SpA, il presidente dell’Osservatorio e la Regione Toscana.
Lorenzo Marchetti
(*) Quello che all'atto della stesura del pezzo Marchetti ignorava è che i passeggeri destinati a Rio non venivano destinati a Piombino bersì a Portoferraio e terminavano in terra elbana e riuscivano a sbarcare (dopo - ci dicono - diversi tentivi di attracco ai moli del capoluogo elbano) dopo una vera e propria odissea durata pare 3 ore e 50 minuti.