In questi mesi abbiamo cercato di raccontare alcuni aspetti della scuola. La scuola che in realtà è il risultato di tante scuole che convivono insieme. La scuola povera di mezzi, che si arrangia come può, ma che piano piano si sta attrezzando. La scuola ricca di persone e risorse umane che danno il massimo. I prof. sprofondati all'ultimo gradino della scala sociale, un po' per colpa loro un po' per il sovvertimento dei valori. Quelli che...non si può bocciare perché ci fanno ricorso, non si può sospendere perché ci fanno ricorso, non si può dire ad un ragazzo...”fai merenda tra dieci minuti così finisci il compito”...perché altrimenti è violazione dei diritti umani....e ci fa ricorso la Fao, quelli che...non si può. Quelli che ci provano lo stesso a fare il loro dovere, perché altrimenti che ci stanno a fare.
La scuola è una storia comune e di comunità. Un insieme eterogeneo con la vocazione dell'elastico. Teso in avanti, che se torna indietro fa male. A tutti. Una storia complessa che incoraggia e modula gli apprendimenti, che concima le potenzialità. Un barcone di migranti con grandi speranze. Un biglietto per Itaca andata e ritorno. Solo che in mezzo c'è l'Odissea (ma ai prof. non fate sapere che loro non sono Omero, ci resterebbero malissimo). E un mare di altre cose, dove nessuno è clandestino. Avventure che continueremo a raccontare dopo le vacanze. La rubrica è rimandata a settembre. Grazie a tutti per l'attenzione che ci avete dimostrato.