Dopo Napoleone, ora tocca alla Fondazione.
L’isola d’Elba, la terza isola d’Italia, 224 chilometri quadrati di coste e spiagge da far invidia ai Caraibi, 30mila abitanti per otto comuni che sono l’immagine della biodiversità e della storia millenaria di un territorio davvero unico, si prepara ad un altro exploit capace di far parlare di sé in maniera positiva. Solo qualche settimana fa l’isola e i suoi abitanti hanno dato al mondo intero una splendida immagine del proprio territorio, in occasione dei festeggiamenti per il Bicentenario dello sbarco di Napoleone Imperatore. Un evento che ha avuto riscontri di stampa internazionale davvero impensabili per questa realtà, facendo parlare di sé dall’Europa all’Asia, dal Giappone alla americana CNN.
Adesso invece è la neocostituita FONDAZIONE ISOLA D’ELBA Onlus a fare notizia.
I cittadini dell’ Elba si stanno rendendo conto della straordinaria ricchezza contenuta in questo pezzetto di Toscana, piccolissimo, ma deliziosamente immerso nel mar Tirreno.
L' Isola deve essere anzitutto difesa e tutelata nelle sua articolata straordinarietà . La vicinanza dei valori naturalistici alla grande ricchezza "culturale" in senso ampio, sta trasformando l' Isola in un posto in cui il turismo del mare si abbina, in un indissolubile ed indimenticabile percorso esperienziale, alla scoperta delle pievi romaniche, al safari fotografico di 42 specie di orchidee selvatiche, agli antichi piatti del pesce povero con le verdure di campo dell' agricoltura spontanea, ai variopinti percorsi montani e sottomarini, ai profumi di un mare accarezzato da brezze gentili.
La riscossa competitiva delle piccole comunità locali sta cercando di mettere in campo le energie migliori e le più tenaci, le energie di tutti gli elbani che amano l'Elba e che difendono la propria Isola per farla emergere dal mondo della globalizzazione turistica e delle località low cost.
Già qualche anno fa questa piccola realtà, legata ad un turismo ancora troppo stagionale per sostenere la propria economia, riuscì a creare dal nulla la Banca dell’Elba, poi divenuta un esempio di eccellenza tra le piccole banche italiane. Oggi l’Elba ha avviato un nuovo progetto in grado di valorizzare le iniziative e le idee di gente capace, come gli isolani hanno dimostrato di essere. E’ nata infatti la Fondazione Isola d’Elba Onlus, su una iniziativa di un gruppo di imprenditori slegati dalla politica. L’intento è quello di sostenere l’economia grazie al volontariato e ad un meccanismo di autofinanziamento che deriverà dal 5 per 1000 e dai contributi associativi non solo dei cittadini elbani ma anche di tutte quelle persone, dai semplici proprietari di case sull’isola ai numerosissimi vip che abitualmente la frequentano, che si sentono in qualche modo legati al destino di questa piccola grande isola.
“Ormai da qualche anno gli imprenditori e i cittadini elbani hanno iniziato a fare sistema in modo pratico e solidale – ha dichiarato Marco Mantovani, presidente di Locman, il marchio elbano più famoso nel mondo - i frutti di questo lavoro silenzioso matureranno nel tempo, ma riteniamo che la Fondazione possa diventare un forte strumento di coesione e valorizzazione per l’Isola d’Elba”. “Le risorse pubbliche – ha sottolineato Mantovani, che è anche presidente della Fondazione - sono sempre meno e se davvero vogliamo consolidare il posizionamento del marchio Elba ai vertici del mercato turistico dobbiamo credere in noi stessi, unirci e difendere la nostra isola anche da soli. La nostra iniziativa, appoggiata dalle banche del territorio e da tutte le principali associazioni di categoria, vuole essere di supporto e collaborazione alle amministrazioni locali, dando una mano concreta nella soluzione dei problemi che ormai da troppo tempo interessano la nostra isola. Il prossimo 26 giugno si terrà la prima Assemblea e con l’elezione del Consiglio di Amministrazione saremo pienamente operativi. E’ il momento di fare qualcosa e di farlo insieme”. Il messaggio dei promotori della Fondazione Isola d’Elba Onlus, che puntano ad almeno 1000 soci entro il 2014, tende dunque a coinvolgere nel progetto tutti coloro che hanno l’isola nel cuore. I capitali disponibili, che continuano a crescere grazie alle nuove adesioni, serviranno a finanziare progetti e iniziative dedicate ai vari settori della vita dell’isola , sempre con un attenzione particolare ai cittadini più disagiati e agli aspetti più fragili dell’ambiente e dell’economia.
Sono momenti difficili, ma forse anche da una piccola isola del tirreno possono arrivare messaggi positivi. La coesione, la forza e l’ amore della gente per la propria terra sono certamente la miglior ricetta per superare ogni crisi. All’Elba si respira già un vento di cambiamento e di sano ottimismo.