Ho sempre pensato che vivere all’Elba fosse molto provinciale. Adesso sono confusa. La musica in questo periodo dell’anno riesce a coprire questa realtà e renderla meno definita. Aspetto luglio tutto l’anno, perché questo è un mese d’oro per la qualità e quantità di eventi veramente speciali, ognuno un piccolo gioiello in sé, in ambito musicale. Interpreti diversi tra loro, accomunati da un altissimo livello di professionalità, ci vengono a trovare da tutto il mondo, uniti da un’attrazione comune per la nostra isola e le sue peculiarità.
Ogni manifestazione elbana riflette in un certo senso il Comune che la ospita. In questo momento spicca a Rio Elba il festival Intonazione, che ha nell’eremo di Santa Caterina il suo centro. Classe, raffinatezza, rigore, grande sensibilità, sono solo alcuni degli elementi cruciali di un festival e del suo direttore artistico che ha saputo tenere alto il livello iniziale della Fondazione, ma riuscendo in più a saldare una prima diffidenza che si era creata con la popolazione. Troppo alto era il divario tra il livello artistico e concettuale proposto, rispetto alle conoscenze e alle aspettative locali dell’inizio. Adesso invece si è compiuto il miracolo, è stata cercata, ed è arrivata, la saldatura tra l’arte e la comunità, nella apparente semplicità delle esibizioni, tutte senza luce elettrica, con le sole candele lasciate a illuminare la notte. L’arte ha avvicinato e accomunato per la prima volta anche Rio Marina, in una serata emblematica, piena di implicazioni reciproche.
Non molto lontana geograficamente, ma molto lontana come stile, la commovente interpretazione della “Romanza del Cavatore” del Coro del Teatro Regio di Parma, nella miniera del Ginepro di Capoliveri, ha coinvolto emotivamente un paese intero, in un’apoteosi raggiunta tra giochi di luce colorati e cangianti, nelle viscere di una terra viva come ogni nota solenne cantata. Potere della volontà di riuscire a condurre in una miniera a cielo aperto uno dei cori più prestigiosi al mondo, sicuramente d’Italia.
Non vorrei dilungarmi, ma ripeto che veramente luglio è un mese terribilmente speciale. Accennerò ancora, solo brevemente, al Maggio Musicale Fiorentino che avrebbe dovuto essere ospitato a Marina di Campo, per un concerto voluto da persone che “sentono” il piacere di portare ottima musica all’Elba. Coinvolgerà invece l’Elba per la prima volta un concerto nell’ambito delle più belle cantine della Toscana e che mantiene in rete la qualità dei luoghi prescelti. Elba Isola Musicale d’Europa, il festival più consolidato, è a luglio che invita sempre studenti e vincitori di concorsi prestigiosissimi ad esibirsi da noi; sta infine per cominciare il festival più romantico di tutti, a Campo Lo Feno, in un suggestivo anfiteatro di pietra immerso nei lecci, davanti a un panorama integro di vigne e di scorci a picco sul mare.
Che siano le gradinate del teatro nel Parco Minerario di Rio Marina, o le candele a Santa Caterina a Rio Elba, o il bagno di folla della miniera del Ginepro a Capoliveri, o un sottile concerto in un posto “lontanissimo”, dalle parti di Seccheto, siete voi il miglior giudice, per dirmi, allora, se siamo davvero all’Elba o in cima al mondo, musicale e internazionale, in totale sintonia, sensibilità e apprezzamento con gli elementi di cui siamo circondati, elementi naturali di un’Elba, e di una musica, da cui deriviamo.
Cecilia Pacini
Foto di Roberto Ridi