Per la maggior parte di noi, elbani e non, era diventato uno di casa, grazie alle sue esilaranti performances in Drive Inn su Italia 1.
La guardia Giurata Vito Catozzo con la moglie Derelitta, I giumbotti ed I Chinocchi del fratello di tanta sorella, ma soprattutto la suora delle Piccole Madri addolorate del beato Albergo del viandante e del Pellegrino, dette Le Gine.
Ha cantato poi a Sanremo una struggente canzone di attualità sociale sulle scorte, il Tenente, e si piazzò secondo, Attore bravissimo nei ruoli più impegnati, poi produttore cinematografico, Driver per la Lancia in qualche Rally, Scrittore fantastico sullo stile di Whilbour Smith, I suoi Thriller avvincenti tenevano inchiodati alla lettura fino alla conclusione.
E’ passato attraverso il mondo dell’arte in punta di piedi, senza prendersi troppo sul serio, ma riscuotendo il plauso di tutti.
Ho avuto il piacere di conoscerlo nel 1988 a Torino al Linghotto, io ospite assieme ad Elio Niccolai, alla festa Lancia Fiat per il secondo mondiale consecutivo vinto dalGruppo.
Ci ho scambiato poche parole, abbastanza per capire la sua spontaneità e la sua semplicità nei rapporti umani.
Lui ed I Mathia Bazar intrattenevano I molti ospiti con le loro più belle interpretazioni
“Perchè non fai più la suora ?” gli chiesi “Sei matto ?” mi rispose ”sono pieno di diffide da parte del Vaticano, non voglio mica andare in galera…”
Nato ad Asti nel novembre 1950, terra di gente forte e di ottimi vini, aveva poi scelto la nostra isola come seconda patria, viveva a Capoliveri in località la Trappola, e questa scelta ci aveva reso tutti un po’ orgogliosi…
Se n’è andato a 63 anni, dopo una breve lotta contro il male del secolo.
Ciao Giorgio, un po’ del tuo cuore, ed il tuo sorriso resteranno per sempre in noi.
MP