Il 28 Luglio ricorre il Centenario della Prima Guerra Mondiale. Oggi, in molte realtà internazionali, si celebra quello che sarà ricordato come l'ultimo giorno di pace in Europa.
All’Elba, come nella maggior parte dell’Italia, gli effetti concreti della Grande guerra, combattuta soprattutto in trincea, si sentirono pressoché indirettamente: le famiglie infatti attendevano con preoccupazione le notizie dei giovani al fronte anche per mesi. Figli e fratelli spesso appena adolescenti, essendo stati mobilitati in Italia, per emergenza, anche i cosiddetti “ ragazzi del ‘99” si trovavano travolti dagli eventi bellici. Ma la guerra arrivò comunque a sfiorare l'isola: il 23 maggio 1916 un sottomarino austro-tedesco silurò Portoferraio con lo scopo di danneggiare gli altiforni, attivissimi durante il conflitto, causando due vittime e seri danni. Alla fine della Grande Guerra il bilancio fu di 374 soldati elbani caduti. I nostri, del territorio campese, sono ricordati principalmente dal monumento bronzeo detto della Vittoria Alata proprio.
Il Comune di Campo nell’Elba collocò nel 1924 il Monumento ai caduti in guerra proprio nel cuore del paese, in quella che diventò Piazza della Vittoria, assecondando il desiderio della popolazione che lo volle tra i fabbricati della Società Operaia di Mutuo Soccorso e quello degli eredi di Ulisse Tesei.
Il monumento della Vittoria Alata dovette accogliere, qualche decennio dopo, i nomi di altri caduti, quelli del secondo tragico conflitto mondiale. Il trascorrere del tempo e le intemperie hanno segnato il bronzo e quasi cancellati i nomi degli uomini sacrificati per la Patria. Ma quei nomi non sono stati cancellati dalla nostra memoria e, impegnandosi a perpetrarne il ricordo ai posteri, il Comune di Campo si è attivato per recuperare i fondi necessari al restauro del Monumento ai caduti aderendo al progetto “Censimento e catalogazione dei monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale”, affidato all’Istituto Centrale per il Catalogo in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Etno-antropologico delle provincie di Pisa e Livorno. Crediamo sia giusto impegnarci per custodire la memoria dei nostri avi e per chi, con il prezzo della propria vita, ha combattuto per servire il proprio Paese.
Perennemente riconoscenti,
Lorenzo Lambardi
Sindaco di Campo nell’Elba