“Dovete darmi del tu, così si usa tra giornalisti”, questa la battuta di Andrea Vianello direttore di Raitre, rivolta a Cecilia Andrea Bacci, di Prato, Alessandra Borella da Padova e Rino Bucci pisano. Un dialogo marcianese con i freschi vincitori del premio giornalistico intitolato alla memoria di Gaspare Barbiellini Amidei. Un modo per fraternizzare con i giovani dalla penna facile, che hanno prevalso sugli altri under 35 partecipanti al concorso, ormai è giunto alla settima edizione.
Le due ragazze della scuola di giornalismo di Perugia, hanno conquistato il trofeo nel settore dei servizi radio-tv, e quasi hanno avuto più difficoltà rispetto al con corso nel conquistare Marciana risultata non facilmente raggiungibile per i capricci del loro navigatore, forse sensibile allo scirocco che intanto montava minaccioso. Il luogo della festa culturale dedicata ai giovani, la Fortezza pisana, è stato invece raggiungo con più facilità dal Bucci, de il Tirreno, al quale è andata la vittoria nel settore della carta stampata.
Diamo un'occhiata ai brani scelti da illustri giornalisti e scrittori tra i quali quest'anno c'era in qualità di giudice speciale, Dacia Maraini.
Le due donne hanno lavorato in coppia esaminando il mondo femminile da una prospettiva molto particolare, e infatti il loro articolo si intitola "Oltre la grata. La clausura al giorno d'oggi", che chiunque può vedere andando su youtube.
Hanno ascoltato quattro delle settemila suore italiane, 4 Clarisse, andando nel convento di Sant'Agnese a Perugia. Un impegno sulle tracce di un loro grande maestro, il celebre Sergio Zavoli che nel 1958 aveva fatto un servizio radiofonico sulla clausura evidenziando come questo mondo, sconosciuto ai più, sia molto vivo e importante, dicendo: "Credevo di trovarmi di fronte a creature stanche, mortificate, dolenti. Ho di fronte al contrario creature di rara serenità". Le due vincitrici del Barbiellini hanno provato le stesse sensazioni parlando con Sara, Mariachiara, Speranza e Agnese, che fanno della preghiera la loro forza e la loro grande unità con Dio, aiutando anche i più deboli.
Di tutt'altra tematica l'articolo di Bucci apparso su il Tirreno, visibile sul sito del giornale fondato dal Bandi. Si può dire che il suo lavoro abbia un punto in comune col pezzo sulle suore delle ragazze. La forza di cui è capace la donna. Infatti la storia narrata dal pisano riguarda una vedova che ha saputo reagire ad una tragedia. Si è rimboccata le maniche dopo il suicidio del marito, crollato per una legge della spietata società odierna, che porta a gesti estremi quando gli affari non vanno. In questo caso il crac riguardava una ristorazione andata alla deriva per la nota crisi economica. Contro tutto e tutti la donna ha ricominciato il lavoro per lottare contro gli eventi negativi.
Perle quindi questi due lavori, come lo è il concorso che favorisce la formazione delle nuove leve giornalistiche, e tutto ciò è stato evidenziato nella cerimonia, magistralmente condotta come sempre da Alfredo Macchi, preceduta da un video che ha ricordato il giornalista elbano. Gaspare, amava nel profondo l'Elba ed è stato autore di numerosi saggi, molti rivolti alle problematiche giovanili, docente universitario e anche uomo simbolo del premio letterario Elba, fondato da Rodolfo Doni. Qualche minuto per ricordare un uomo, forte per preparazione, competenza professionale e umanità, che in qualche modo fa rivivere oggi i suoi principi in questi nuovi giornalisti di qualità, chiamati a dire le verità del nostro mondo sconvolto. Il concorso è organizzato dal figlio Federico con altri familiari e amici, d'intesa con Anna Bulgaresi sindaco locale, ed ha vari patrocini a partire da quello de Presidente della Repubblica Napolitano.
Prima dell'assegnazione del premio un colto dibattito si è snocciolato sul palco, impegnati personaggi come Massimo Nava editorialista da Parigi del Corriere della Sera, il già citato Vianello, Gaia Pianiginai del New York Times, Caterina Soffici, scrittrice e giornalista e Giulia Cerasoli del settimanale Chi, che hanno dibattuto sul tema di quest'anno: Verde, Bianco e ROSA? L'Italia delle donne. Quindi la premiazione e lettura di brani delle performance dei giovani grazie all'attrice Barbara Rizzo. Oltre al premio è stata consegnata una targa che riproduce un'opera inedita di Pietro Consagra, intitolata Elba.
Forte e ampia l'attenzione sui i tre giovani trionfatori nel premio Barbiellini, con decine e decine di persone convenute, in una ventosa serata, davanti alla Fortezza pisana, tanto che sembrava essere a rischio la cerimonia culturale. Però appena gli esperti hanno cominciato a parlare dei problemi della donna in Italia, sul palco, per un misterioso fenomeno atmosferico la temuta burrasca si è placata. Le donne, che subiscono da sempre ingiustizie, non meritavano anche questo smacco.