Riprendo le considerazioni di Cecilia Pacini di venerdì su questo giornale sul ruolo e l’importanza delle iniziative delle associazioni presenti all’Elba nell’operare in campo culturale e di lavorare, spesso, in collaborazione fra loro con obiettivi che riguardano tutta l’Isola. Faceva notare anche Beppe Tanelli, nel suo contributo di giovedì, la bella esperienza da “case story” dell’Associazione Archeocolor nella gestione della Villa Romana delle Grotte e delle collaborazioni che hanno attivato con tanti soggetti associativi e istituzionali e, all’opposto, il frazionamento amministrativo nel quale l’Isola ha scelto di rimanere e la mancanza di visone strategica unitaria. Attualmente l’unico momento di programmazione condivisa è la Conferenza dei Sindaci e, per quanto riguarda la promozione, la Gestione Associata del Turismo.
Il ruolo dell’associazionismo è fondamentale per il contributo in termini di competenza e di partecipazione attiva dei cittadini alla realizzazione di politiche pubbliche in tutti i campi ed è insostituibile nel nostro modello sociale. Penso sarebbe utile che il mondo delle associazioni, proprio per le caratteristiche che lo contraddistinguono, anticipasse una visione d’insieme dell’Isola, se non delle isole dell’Arcipelago Toscano, dando vita ad un “Forum delle Associazioni” che sia in grado di confrontarsi con la Conferenza dei Sindaci e con la Gestione Associata del Turismo in termini di stimolo e di progettazione di iniziative pubbliche. Con il declino della Provincia come soggetto politico, e prima della Comunità Montana e delle APT, non ci sono soggetti sovra comunali che abbiano una visione d’insieme, c’è il Parco che è un ente statale e la Regione con la quale i Comuni si confrontano spesso singolarmente e con scarsi risultati.
Forse la mia è una ingenuità rilevando la propensione storica degli isolani a dividersi piuttosto che ad unirsi, ma credo che molte sensibilità sull’isola siano cambiate e sia per l’esperienza che con Elbataste stiamo realizzando, circa venti aziende hanno aderito fino ad ora ad un progetto di promozione basato sugli aspetti culturali, sia per quello che metteva in evidenza Cecilia Pacini con la sua esperienza e le tante altre associazioni quali Legambiente e Slow Food, ad esempio, che operano con una visione unitaria.
L’associazionismo può svolgere un ruolo di “laboratorio della società responsabile” per anticipare e stimolare partiti e istituzioni ad elaborare una strategia unitaria che migliori la qualità della vita dei residenti e contribuisca a definire le linee di sviluppo del territorio.
Valter Giuliani http://www.elbataste.com/