Le associazioni di volontariato fanno miracoli, l’ho sempre sostenuto. In un intreccio di eventi e di iniziative, l’Elba vista da lontano è proprio al passo coi tempi in questo settore e riesce a trovare elementi di punta in una molteplicità di interventi.
Non è il solo volontariato ad affascinarmi, nella sua generosità, ma è anche la collaborazione tra associazioni diverse, che trovano elementi in comune e si avvicinano tra loro, pur nella diversa specificità che le caratterizza. Mi fa piacere citare alcuni esempi nel settore culturale e ambientale in questo ultimo periodo che offrono varietà e originalità alla vasta gamma di idee e proposte.
Ieri sera l’associazione “Amici del Festival Musicale dell’isola d’Elba” ha veramente brillato con un concerto inaugurale spettacoloso: solidarietà e voglia di sostenere il festival sono essenziali per un appuntamento che pone l’isola ai vertici della scena internazionale e preziosa è la collaborazione con “Suoni di un’isola, Masterclasses Isola d’Elba”, nella consapevolezza che “la musica sia uno straordinario linguaggio che permea le nostre vite”.
Per il censimento dei beni italiani da non dimenticare, “Italia Nostra Arcipelago Toscano” sostiene l’ “Associazione per la Difesa di Pianosa”, che ha aderito alla campagna di sensibilizzazione dei “Luoghi del Cuore del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano”: oggetto di tante attenzioni è la protezione di Forte Teglia, nell’isola di Pianosa, che sta letteralmente andando in pezzi ed è attualmente transennato.
“Legambiente Arcipelago Toscano” e “Italia Nostra Arcipelago Toscano” condividono e presentano congiuntamente le osservazioni sulla valutazione di impatto ambientale del progetto del porto turistico di Portoferraio, nell’imminenza di grandi cambiamenti per l’isola.
L’ “Università del Tempo Libero” offre libri e materiale per la nuova biblioteca dell’ “Associazione per la Difesa di Pianosa”, mentre trova spesso elementi e punti di contatto con “Italia Nostra Arcipelago Toscano”.
“Italia Nostra Arcipelago Toscano” e il gruppo “Aithale”, gruppo formato per la ripresa della ricerca ambientale, storica e archeologica all’isola d’Elba e nell’Arcipelago Toscano, portano avanti con convinzione l’idea della salvaguardia di tutta la rada di Portoferraio, su su fino al Volterraio e oltre, nella comunanza di intenti con gli “Indigeni” e con “Legambiente”.
È con dispiacere che interrompo questa lista, che sembra lunga ma potrebbe essere lunghissima, in controtendenza con i nostri Comuni, che si arroccano su posizioni individualistiche. La differenza principale infatti è la trasversalità delle associazioni, la maggior parte delle quali rigorosamente “elbane” cioè non riservate a limitate zone geografiche elbane o a singoli comuni.
Per mostrare un quadro completo del loro carattere speciale, avanti sui tempi e generoso nei proponimenti, mi fa piacere evidenziare che spesso la loro denominazione fa risaltare l’appartenenza addirittura a tutto l’arcipelago toscano.
Cecilia Pacini