La rubrica del venerdì dello “Scoglio visto da Lontano” questa volta ha un’edizione di sabato. C’è una ragione. Ho atteso con ansia e attenzione un evento che da tanto tempo attendevo: il concerto di venerdi sera di Mario Brunello insieme con l’Orchestra Solisti di Mosca al completo, condotta dal loro direttore, Yuri Bashmet.
Detta così l’occasione può essere interpretata dai più come una rappresentazione di nicchia, riservata a una ristretta cerchia di appassionati. Veramente l’arrivo dei migliori interpreti internazionali della musica jazz, classica e contemporanea, è considerato un evento dedicato a pochi?
Guardavo con sorpresa le espressioni dei protagonisti, mentre tentavo di capire come si deve sentire un musicista abituato ai più spettacolosi teatri del mondo, una vera “star”, a suonare nello spazio angusto del nostro piccolo teatro cittadino, “dei Vigilanti” di Portoferraio, su un palco che contiene a malapena le sedie per ogni membro dell’orchestra. Il muro un po’ scrostato, le sedie di plastica blu, lo spazio ristretto, un caldo soffocante… Insomma, sembrerebbe un quadro piuttosto preoccupante. E invece questi musicisti non solo tornano, anno dopo anno, da diciotto anni, ma portano con sé ospiti clamorosi, esempi unici di eccellenze musicali.
Che cosa è che attira e rende il tutto gradevole, speciale, meritorio di un viaggio e di una tale tournée?
L’Elba è un microcosmo, un piccolo ambiente dove si respira ancora la tradizione, dove sono forti le radici culturali, e ogni luogo ha una storia, un carattere distintivo, un’originalità preservata. Rispettata così come è ora, curata, valorizzata, non svilita, non banalizzata, l’Elba ha già, ora, senza tanto maquillage, le carte in regola per un turismo di qualità.
Saperlo, rendersene conto, in questo stadio della nostra crescita, tesi verso un traguardo agognato di sviluppo economico, è cruciale e rappresenta un’occasione unica. Perdere questa scommessa ci annullerà, confusi nel mare della omogeneità con una miriade di altri luoghi “carini” e “pittoreschi”, ma senza anima.
Curiosa la fortuita concomitanza del concerto con la presentazione da parte dell’assessore all’urbanistica, pianificazione del territorio e del paesaggio della Regione Toscana, Anna Marson, sabato, delle novità del Piano Paesaggistico Regionale, con particolare attenzione all’Elba.
Accogliamo questo appuntamento come una coincidenza fortunata, e auguriamoci che le premesse del nuovo piano paesaggistico della nostra isola, della nostra terra, del nostro mare, creino lo stesso tipo di alchimia e sintonia che venerdì sera ha stregato il pubblico, in un teatro gremito, che ha commosso e lasciato tutti senza respiro, uniti in un applauso caloroso, affettuoso e partecipe.