Un certo disaccordo tra Casagli e Carmignani, sulle recenti concause dei crolli delle carreggiate stradali nella zona di Rio Marina.
I due geologi sono intervenuti all'incontro di piazza Mazzini, organizzato Amministrazione Comunale di Rio Marina (ma era della partita anche il Sindaco di Rio Elba) alla presenza di un folto pubblico accorso nella serata del 9 settembre. Una vasta partecipazione determinata dall'importanza di conoscere gli sviluppi della vicenda, visto il sussistere di 12 ettari di territorio instabile nella piana riese .
Carmignani sostiene che fin dal 1700 la zona è soggetta a questi crolli per la sua natura geologica complessa, fatta di fatture di faglie, cavità carsiche, percorsi di acque sotterranee che vengono dalle colline ed anche acque acide dalla miniere. Quindi un fatto storico plurisecolare.
Casagli concorda con tali analisi ma dice che i fenomeni di crolli avvenuti, 9 dal 2008 al 2013, sono stati accelerati dall'esistenza di numerosi pozzi nella pianura colpita dalle voragini, che in inglese sono dette sìnkholes, e quindi gli emungimenti abbondanti aggravano la fragilità di questo territorio che ha corpi cavernosi nella sua profondità, sui quali possono crollare improvvisamente le parti argillose o sabbiose o di altro materiale, poste sopra le grotte.
Oltre ai due professori universitari, di Firenze e di Siena rispettivamente, presenti anche Stefania Nisio dell'Ispra (istituto superiore per la ricerca e lo studio ambientale, e Roberto Graciotti, esperti della disciplina riconosciuti a livello nazionale come del resto i due docenti toscani.
I rappresentanti dell'Ente statale sono stati chiamati dal sindaco Renzo Galli per avere altre forze in campo e quindi attuare un consulto in pubblico a 4.
I Tecnici hanno concordato con le argomentazioni, esternate anche con il supporto di immagini proiettate, dai due docenti universitari :
”Analisi approfondite - ha detto Nisio- che hanno condotto a formulare tesi sulle cause possono essere entrambe valide, così come altre ce ne potremmo individuare. Ma ora occorre andare oltre e compiere gli esami necessari a capire la realtà. Noi dell'Ispra possiamo collaborare”.
“Esami che non sono mai stati fatti, indagini che vanno realizzate”, ha confermato Carmignani. Alla luce di tutto ciò la preoccupazione della gente presente si è fatta sentire e diversi sono stati gli interventi, anche sulla pericolosità della situazione per gli edifici che insistono sull'area a rischio.
“Il monitoraggio con strumenti scientifici che noi facciamo per la Provincia- ha rassicurato Casagli- con analisi continue e capillari, fino ad oggi non ha dato nessuna indicazione di pericolo per le case, che sono continuamente sotto osservazione”.
Quindi il sindaco Galli e quello di Rio nell'Elba, Claudio De Santi, hanno convenuto che si è perso molto tempo prima di arrivare a capire quanto è emerso.
“Abbiamo perso cinque anni -hanno detto- però adesso possiamo dare una svolta e dobbiamo realizzare le indagini necessarie a capire l'esatta dislocazione delle zone cavernose e quindi se è possibile cambiare il tracciato della strada per farla poggiare su parti solide della zona, oppure trovare altre soluzioni”.
Occorrono grandi finanziamenti e quindi regione e governo dovranno intervenire di certo. Attenzione anche sulla bretella che è stata realizzata recentemente per evitare di passare dalla strada colpita dai crolli. Ebbene anche tale bretella dovrà essere chiusa il 22 prossimo perché è da completare la sua lavorazione, vanno tolti ammassi di terra che potranno essere messi su aree private, grazie ad accordi raggiunti dal sindaco Galli, vanno realizzate banchine per la strada della bretella, va dislocata una tubazione in modo idoneo, e rimane il problema della strettoia del ponticello nei pressi del villaggio Togliatti.
Quindi altri disagi si presentano alle prossime settimane con viabilità a rischio. ”E la strada della Parata?” qualcuno ha chiesto dal pubblico.
De Santi ha informato e purtroppo i lavori che dovevano essere compiuti entro luglio per rifare il manto stradale della importante strada, non sono stati attuati, seppure già esista il finanziamento. Una situazione quindi ancora difficile e tutta da risolvere. C'è da muoversi celermente per trovare le soluzioni concrete e dare quindi un futuro di certezza e sicurezza a tutta la zona.
Virginia Campidoglio ha condotto l'incontro per il circolo Pertini (www.circolopertinielba.org) e alla fine ha commentato che “L'incontro è stato particolarmente utile, grazie al sindaco Galli che ha pilotato l'iniziativa, rivelatasi un metodo democratico importante, da ripetersi in altre situazioni analoghe. Quando esistono problemi di particolare ampiezza e complessità, se ne deve discutere pubblicamente e possibilmente con l'apporto di esperti di qualità. Le soluzioni si trovano”.