A firma del Presidente del Consiglio di Amministrazione della "Toscana di Navigazione S.r.l. (che per effetto della sentenza del Consiglio di Stato si deve considerare legale vincitrice della gara per la privatizzazione Toremar) è giunta gli organi di informazione una nota nella quale si legge:
"Il consiglio di amminisrazione di Toscana di Navigazione ha convocato per il giorno 17 Febbraio 2015 , l'assemblea straordinaria dei soci per deliberare l'aumento del Capitale Sociale ad Euro 5.000.000 (cinque milioni) con conferimento in denaro.
Quanto sopra - continua il documento firmato dal Dott. Giampiero Romiti - per presisporre le fonti di finanziamento necessarie alla prosecuzione delle attività di Toscana di Navigazione (fidejussioni etc.) pur consapevole che, come avvenuto finora, il piano industriale per il miglioramento della flotta Toremar è stato, e resterà , in capo alla Toremar S.p.A. con esclusione delle rate decennali di pagamento delle quote sociali, versate nei tempi e nei modi stabiliti dal contratto di esercizio in essere con la Regione Toscana.
Se abbiamo ben inteso, il senso reale della comunicazione, in stile un po' burocratico, dovrebbe essere duplice: in primo luogo TdN vuol dimostrare le serie intenzioni di procedere a rilevare quanto prima (vicino comunque ai tempi che aveva annunciato) il servizio, in secondo forse siamo alla manifestazione della volontà di "porre dei paletti", in vista del contenzioso che è probabile scaturisca dalla procedura di passaggio, (sulla quale immaginiamo ci siano alacri "lavori in corso" in regione), tra in gruppo di Onorato e TdN, in relazione ai mutamenti intervenuti sulla flotta nei primi tre anni di gestione del servizio convenzionato.
Per quanto ci riguarda - anche in assenza di notizie dalla Regione - manteniamo dei dubbi che si possa in tempi brevi giungere a sbrogliare la complessa situazione che si è creata, e manteniamo pure un quid di preoccupazione.
Non è che vogliamo giungere all'antico qualunquistico "Franza o Spagna purché se magna", ma il nostro interesse di cittadini elbani (come - crediamo -quello di chiunque faccia parte dell'utenza diretta o indiretta dei trasporti marittimi) è che il servizio abbia continuità, certezza, sicurezza e sia erogato a tariffe che non costituiscano (come fino ad oggi continua ad accadere) un disincestivo a sbarcare nelle nostre isole. Abbiamo diiritto ad un servizio marittimo complessivamente efficiente indipendentemente dai loghi e dalla loro varia cromaticità.