L’anno scorso a Portoferraio fu messo in atto il flashmob “One billion rising”, una danza collettiva in piazza Cavour per dire NO alla violenza contro le donne.
Per il terzo anno consecutivo torna la campagna ideata da Eve Ensler che ha spinto più di un miliardo di persone a danzare e manifestare contro le violenze subite dalle donne. In 207 nazioni nel mondo e in più di 100 città italiane sabato 14 febbraio si rinnoverà l’appuntamento.
“Con One billion rising revolution– spiegano i promotori -, il 14 febbraio giorno di San Valentino: non fiori e cioccolatini, ma un vero atto d'amore, gioioso, celebrato dalle donne e dagli uomini che le rispettano, con la volontà di manifestare insieme per chiedere un mondo in cui le donne possano vivere al riparo dalla violenza e dall'abuso”.
Anche quest’anno al centro della manifestazione ci saranno la musica e la danza e le note dell' inno Break the Chain, per spezzare le catene della violenza e dimostrare che si può farlo con gioia, in maniera politica ma con il sorriso. “La danza – aggiungono le associazioni che aderiscono all’iniziativa - è una delle più potenti forze sulla terra e noi abbiamo solo iniziato a sfruttarne il potenziale. La danza è sfida. È gioiosa e rabbiosa. È contagiosa e libera, fuori dal controllo di Stati e corporazioni. Abbiamo appena iniziato a danzare. Quest’anno dobbiamo andare oltre. Dobbiamo andare fino in fondo e arrivare al cambiamento. Dobbiamo creare la rivoluzione”.
C’è da augurarsi che anche l’Elba risponda con un coinvolgimento e una sensibilizzazione su questo tema, peraltro già in vari modi affrontato nei percorsi formativi.
Nunzio Marotti e Rita Rossi, insegnanti