GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1815-1860)
Le funzioni del Capitano del porto di Portoferraio sono quelle della polizia della Darsena e dell’intero porto,di tenere la matrice dei Bastimenti dell’isola,del rilascio della Patente o Spedizioni Nazionali, di tenere un registro di entrata e di uscita di tutti i bastimenti che deve servire per avere sotto controllo la contabilità sanitaria ed assicurarsi così della giusta esazione dei diritti legati alla portualità.
Il Capitano del Porto di Longone non possedeva attribuzioni per poter tenere la matrice dei Bastimenti dell’isola e di dar loro le Regie ed Imperiali Spedizioni ma solo la contabilità sanitaria.
Questi diritti chiamati di “sanità”,perché sotto questo nome avveniva l’amministrazione della marina militare e mercantile,rappresentano una voce di entrata importante come si apprende dallo “Stato generale di entrata dell’isola d’Elba“ che il commissario straordinario Fantoni invia al Direttore della Segreteria di Stato, Corsini, il 15 ottobre 1815 : l’ammontare della rendita in un anno per i Diritti di Sanità era pari a lire 24100 e per ancoraggio sui Bastimenti lire 11905.
(Affari generali del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1 settembre 1815 al 16 marzo 1816. Filza 2.Ccarta 226.ASCP)
Si erano presentati alcuni “postulanti”,cioè soggetti che si rivolgono a Sua Altezza Imperiale e Reale con supplica per ricoprire il posto di capitano del porto di Portoferraio.
Uno di questi,Lorenzo Piochi,era stato indicato dal Commissario Straordinario, conte Fantoni, quello che “riunisce maggior requisiti per essere preso in considerazione”.
Ma le cose non andarono come proposto dal Fantoni.
Lo si apprende proprio dal Fantoni stesso con una lettera da lui scritta il 13 novembre 1815:
“Al Sig. Giuseppe Taddei
Dalla I. e R. Segreteria di Stato mi viene partecipato il Sovrano Motuproprio degl’8 stante, con cui VS Ill.ma viene destinata a disimpegnare le funzioni di Capitano del Porto di Portoferraio sotto la mia dipendenza non meno che dell’organizzazione degli Uffizi riuniti di Marina e di Sanità dell’Isola d’Elba.
Dovendosi Ella concertar meco per formare il piano corrispondente a quest’oggetto come nel proporre il Ruolo degli Impiegati e nel fissare il sistema delle rispettive loro incombenze, sarà indispensabile che Ella si compiaccia di trasferirsi immediatamente a Piombino, ove da qualche giorno ho fissato la mia dimora, onde io possa a voce comunicarle le mie vedute e discutere insieme e sviluppare le basi dell’organizzazione Sanitaria.
E congratulandomi con VS Ill.ma della Considerazione che il nostro R. Padrone ha dimostrato per la di Lei persona nel presceglierla in questa onorifica ed importante commissione.
Di VS. Ill.ma A. Fantoni”
(Idem come sopra. Filza 2. Carta 287.ASCP)
NOMINA DI COMANDANTI DI PORTO
Nel resto dell’Elba non esistevano porti organizzati come quello di Portoferraio ma solo spiagge con torri,forti di difesa e il Granducato di Toscana procedette alla nomina non di Capitani ma di Comandanti del Porto.
Solamente a Longone esisteva un secondo Capitano del Porto. CHE AVEVA PEROE’ quanto si apprende da una lettera scritta da Corsini dall’Imperiale e Reale Segreteria di Guerra al governatore dell’Elba Strasoldo il 16 febbraio 1816.
Nella lettera il Corsini informa il Governatore di un Sovrano Motuproprio con il quale Sua Altezza Imperiale e Reale “si è degnata di dare un collocamento a tre Uffiziali del servizio del già Governo dell’Elba” ed allega copia di tale Sovrano Motuproprio.
SOVRANO MOTUPROPRIO
“Sua Altezza Imperiale e Reale nomina Silvestro Pisani già Capitano del Battaglione Franco dell’Isola d’Elba al posto di Comandante della Marina e Torre di Campo ; Giovanni Sardi già Tenente al Battaglione suddetto a quello di Comandante del Forte di Capo Sant’Andrea, e Bernardo Bernotti già Capitano dello Stato Maggiore Generale Francese in Portoferraio al posto di Comandante della Torre e Marina di Marciana assegnando a ciascuno di essi lo stipendio mensuale di lire ottanta e conservandoli i Gradi che godevano nel cessato Governo Francese dovendo però dipendere direttamente dagli ordini dei Capitani dei Cannonieri Guardia Coste che comandano i Circondari nei quali sono comprese le loro rispettive residenze.
Dato lì quindici febbraio mille ottocento sedici.
Ferdinando
V. Fossombroni
S.Spadini
Copia concorde all’originale”
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816 .Filza 2.Carta 104.ASCP)
Ferdinando è il granduca di Toscana Ferdinando III Asburgo Lorena;V. Fossombroni è segretario di stato e ministro degli esteri; S.Spadini è segretario della segreteria di Stato in Firenze.
Il documento sopra riportato è interessante non solo per le notizie sui porti dell’Elba ma anche perché dimostra come la restaurazione del governo granducale avvenne con spirito di considerazione e di conciliazione nei confronti di chi era stato compromesso col “cessato governo francese” salvo casi particolari.
Marcello Camici
ASCP: archivio storico comune Portoferraio