GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1739-1801/1815-1860)
Spannocchi, governatore di Livorno, nel maggio del 1816 scrive a Strasoldo, governatore militare e civile dell’Elba
In questa lettera afferma che il Regolamento dei Saluti gli è stato richiesto dal sig. Maggiore Fabbroni della Piazza di Portoferraio ma che lui lo invia al Governatore dell’Elba, Strasoldo “onde potrà dare a chi spetta gli ordini correlativi perché sia egualmente adottato nei Porti di codesta Isola”.
“Eccellenza
Contando già felicemente arrivata V.E. in codesta Piazza,ed esigendo la regolarità e la convenienza che dalla sola di lei autorità si diramino gli ordini e le partecipazioni occorrenti fra i suoi subalterni, io credo opportuno di indirizzare a V.E. la copia del Regolamento dei Saluti che mi ha richiesta con sua lettera del 12 stante codesto Sig.re Maggiore Fabbroni.
Questo stesso Regolamento è quello che tuttora qui si pratica, onde V.E. potrà dare a chi spetta gli ordini perché sia egualmente adottato nei Posti di codesta isola.
Mi permetta poi che io mi valga di questa circostanza per rassegnarle i sentimenti di quella distinta considerazione e stima
Di Vostra Eccellenza
Dalla R. Segreteria di Governo di Livorno
Lì 16 maggio 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
Spannocchi”
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 1. Carta 26.ASCP)
Allegato alla presente lettera è il regolamento dei saluti del granducato di Toscana per l’ingresso delle navi da guerra e di galere estere nel porto di Livorno.
Porta la data del 1768 e viene adottato anche al porto di Portoferraio quando l’Elba è annessa al granducato di Toscana dopo la caduta di Napoleone:
“Regolamento dei Saluti fra la Piazza di Livorno e le navi da Guerra e Galere Estere.
Tutte le navi da Guerra di Teste Coronate, del Gran Signore delle Repubbliche di Venezia e di Olanda, e della Religione di Malta di qualunque rango sieno, dal Grande Ammiraglio fino alle Servili inclusivamente, saluteranno anteriormente la Piazza e lo Stendardo di S.A.R. che sarà inalberato sulla fortezza e gli sarà risposto con egual numero di tiri, restando in libertà è delle medesime il salutare con quel numero che più lor piacerà.
La galera Capitana di Genova saluterà anteriormente la Piazza e le sarà risposto con un tiro meno.
La Galera Padrona e le Galere Servili di Genova saluteranno pure anteriormente la Piazza e gli sarà risposto con due tiri di meno.
Rispetto agli Sciabecchi,barche o altri bastimenti da guerra purchè siano Armamenti Regi e comandati da Uffiziale di Re,si terrò lo stesso metodo che con le Navi o Galere giacchè s’intende fatto il saluto non alla nave o a chi la comanda,ma al Padiglione che è lo stesso sopra qualunque Bastimento.
Dai bastimenti Mercantili e Corsari non si esigerà saluto né si inalbererà Stendardo e quando lo facciano,purchè non sia minore di 5 tiri, gli sarà risposto con Mascoli e con la seguente proporzione
Di 3 o 4 tiri si renderà zero
Di 5 o 6 tiri si renderà 2
Da 6 in 8 “ “ 3
Da 8 in 10 “ “ 4
Da 10 in 12 “ “ 5
Da 12 in 14 “ “ 6
Da 14 in 16 “ “ 7
Da 16 in 18 “ “ 8
Da 18 in 19 “ “ 9
E per ogni saluto maggiore non si renderà più che Mascoli 9.
Questo Cerimoniale con I Mercantili e Corsari si praticherà solamente con le Navi o altri Bastimenti che portano casse e vengono segnate dal Fanale; ma alle barche o altri bastimenti non sarà reso verun saluto.
I Corsari Barbareschi amici saranno trattati per il saluto come i Bastimenti della Repubblica di Genova.
Firenze Lì 24 Maggio 1768
Firmato F.Orsini Rosenberg
Per Copia Conforme
Il Segretario del Governo di Livorno.
Lodovico Pigni “
(Idem come sopra)
Il Mascolo è il classico cannone a mascolo che viene usato per le sparate durante le parate militari
I Bastimenti Corsari sono navi armate per combattere e predare in mare altri bastimenti. Sono bastimenti armati di tutto punto per fare la cosidetta “guerra di corsa” che si distingue dalla guerra di corsa dei pirati, della pirateria, perché l’armamento è riconosciuto ed eseguito sotto preciso ordine e regolamento di qualche stato, detto “lettera di marca” o” patente di corsa”. Sono cioè Bastimenti che operano la “guerra di corsa” sotto il controllo dello stato che ha concesso loro di diventare Corsari.
F.Orsini Rosenberg è un diplomatico e politico austriaco che fu maggiordomo maggiore del granduca di
Toscana Pietro Leopoldo
Sciabecco è imbarcazione con tre alberi a vela usato spesso per trasporto merci.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio