GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1815-1860)
Alla fine del 1815 il restaurato granducato di Toscana crea all’isola d’Elba un servizio di guardiacoste che anticipa quello che oggi conosciamo.
Questo servizio ,nato dal disciolto” battaglione corso” che Napoleone Bonaparte aveva creato durante il suo regno sull’Elba,ha il còmpito di presidiare le coste dell’isola d’Elba.
Viene creato per controllare la sicurezza della navigazione lungo le coste,sicurezza minacciata soprattutto dall’imperversare di navi barbaresche musulmane che praticano la pirateria.
Pochi anni dopo,nel 1838,lo ritroviamo nel “Prospetto delle milizie toscane” .
In questo prospetto, scritto da A. Ferrini (1),lo troviamo far parte nel “nome dei corpi” delle milizie toscane con la dizione ”Guardia Coste” e con un numero totale di 545 uomini.
I “luoghi guarniti” dal “Guardia Coste” sono Elba e Giglio.
Dopo pochi anni dunque anche all’isola del Giglio è guarnita come l’Elba di un servizio di guardia costiera.
Un vero corpo di polizia marittima che, dopo la nascita del regno d’Italia, confluirà nel Corpo delle Capitanerie di Porto istituito con Regio Decreto del 20 luglio 1865.
Nel 1815,con due “Motuproprio” (decreti) Ferdinando III Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, istituisce le “Compagnie di cannonieri Guardiacoste“ all’isola d’Elba.
Il primo Motuproprio viene redatto il 13 ottobre 1815 e costituisce l’atto di creazione del servizio di guardiacoste; il secondo porta la data del 5 dicembre 1815 ed entra nei dettagli sul modo operativo col quale si devono creare le “Compagnie di cannonieri Guardiacoste”
Ferdinando III,Granduca di Toscana, motiva la creazione del servizio di guardia costiera per il merito e la fiducia che la popolazione di Portoferraio ha acquisIto nei suoi confronti in seguito alla “gloriosa difesa della Piazza di Portoferraio fatta nell’anno 1801” contro le truppe d’invasione francese e per l’impegno che profonde nella lotta alla “moderna minacciata aggressione per la parte dei Corsari di Barberia” cioè la pirateria che i corsari berberi musulmani attuano nelle acque del mar Tirreno.
MOTUPROPRIO 13 OTTOBRE 1815. ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI GUARDIA COSTIERA ALL’ELBA
“Sua Altezza Imperiale e Reale volendo destinare all’isola d’Elba una forza militare sufficiente a garantire la sicurezza e l’importante oggetto della salute pubblica e volendo nel tempo istesso dare una dimostrazione di quella fiducia che gli abitanti di detta isola hanno potuto meritarsi la gloriosa difesa della Piazza di Portoferraio fatta nell’anno 1801 e per l’impegno nel quale hanno generalmente gareggiato nel respingere la moderna minacciata aggressione per la parte dei Corsari di Barberia,oltre un competente numero di truppe di Linea, che dovrà essere distribuita fra le Piazze di Portoferraio e di Longone, è venuta nella determinazione di ordinare quanto appresso.
Quattro Compagnie di cannonieri Guardiacoste della forza di cento Teste per ciascheduna composte di Naturali dell’isola saranno distribuite al Presidio delle Coste della medesima per assicurare gli oggetti sopra indicati. La forza di ciascheduna compagnia sarà composta da 1 Capitano, 1 Tenente, 1 Sotto Tenente, 1 Sergente,1 (...), 1 Sotto Sergente, 8 Caporali, 4 Vice Caporali, 2 Tamburini, 80 Cannonieri (100 Teste).
L’Arruolamento di tali compagnie dovrà essere volontario e vi saranno prescritti a preferenza quelli individui che facevano parte del Battaglione Franco che resta disciolto purchè siano originari dell’isola e che abbiano date prove di moralità e di buona condotta.
Gli Uffiziali di tali Compagnie saranno pure prescritti fra quelli in attività nel Battaglione suddetto e che abbiano i requisiti sopra riferiti.Gli altri Uffiziali dell’enunciato Battaglione che non saranno compresi in questo Corpo passeranno in stato di riforma e verrà loro accordato quell’assegnamento proporzionato al servizio reso e conforme alla definizione dei regolamenti in vigore relativi agli Uffiziali della Truppa di linea.
Che cadono in riforma.
Gli arruolati in queste Compagnie dal Sergente al Capo non potranno capricciosamente rinunziare al servizio ma dovranno restarvi almeno per lo spazio di anni tre se pure qualche circostanza imprecisa non esigesse diversamente, nel qual caso domanderanno formalmente la loro licenza che verrà loro accordata previo il pagamento di vestiario non guadagnato.
Mancando successivamente l’arruolamento volontario per il rimpiazzo di coloro che si saranno dimessi dalle rispettive Comunità dell’isola verrà somministrato quel numero di soggetti che potrà abbisognare in proporzione delle forze della rispettiva popolazione di ciascheduna Comunità. Il servizio di questa Truppa consisterà nel presiedere i Posti Armati della costa dell’isola e ne mantenere un deposito di protezione nelle piazze di Portoferraio che Longone che dovrà calcolarsi rispetto al numero degli individui sulla metà di quelli che eccederanno la forza destinata al Presidio di detti Forti.
Il Presidio dei Forti suddetti ed il Deposito di Protezione dovranno essere cambiati ogni mese e questa disposizione permetterà eccettuato il caso di una straordinaria circostanza che la quarta parte della forza di queste Compagnie possa restare mensualmente in seno alle rispettive loro famiglie.
L’economia ed intera amministrazione di queste truppe con la disciplina e l’istruzione della medesima saranno simili a quelle prescritte dai regolamenti veglianti agl’altri corpi Militari della Toscana eccettuato per l’Istruzione dovrà adottarsi più particolarmente il sistema che verrà ordinato per le Truppe Guardiacoste del Continente, rapporto alla pratica delle manovre d’artiglieria.
Il vestiario di detta Truppa sia nella forma,colore,e durata sarà simile a quello delle Truppe Guardiacoste del resto del Granducato. La paga da corrispondersi ai componenti di dette Compagnie in corrispettività del loro Grado sarà la seguente.
Al Capitano lire 150 al mese; Al Tenente lire 90 idem; Al S°Tenente 75 idem; Al Sergente lire 1 al giorno; Al ( ) 1.6.8 idem; Al Sotto Sergente 0.16.8 idem; Al Caporale 0.13.4 idem; Al II Caporale 0.10.0 idem; Al Cannoniere 0.8.4 idem.
Dal Sergente al Basso verranno pure accordate le porzioni di pane ed i Naturali come alle Truppe di Linea eccettuato a quel numero di individui che mensualmente resteranno fuori di servizio presso le rispettive famiglie.
Il Littorale dell’isola d’Elba sarà diviso in quattro Circondari comprensivi ciascheduno di essi in numero di parti da custodirsi e nel capoluogo di ogni Circondario dovrà esservi la sede di ogni Compagnia.
Siccome la situazione locale non può permettere una eguale distribuzione di Posti per ogni Circondario così quella Compagnia che avrà maggiore forza impiegata alla custodia di tali porti dovrà essere ( )dalla più vicina che sia aggravata di minor Presidio in forma che il servizio venga egualmente repartito in tutte le Compagnie.
Il Comando superiore di questa Truppa sarà nel comandante militare dell’isola dell’Elba ed un Ispettore col grado col grado di maggiore sotto la dependenza dell’enunciato comandante dovrà sorvegliare al mantenimento del buon ordine e dell’uniformità del sistema sia nel servizio che nell’Amministrazione interna. L’enunciato Maggiore avrà il trattamento di lire trecento al mese ed un foraggio per il cavallo.
Sua Altezza Imperiale e Reale si riserva di nominare in seguito con Motuproprio a parte, tanto l’Ispettore che gl’Uffiziali delle enunciate quattro compagnie.
Dato lì tredici ottobre milleottocento quindici
Ferdinando
Visto Fossombroni
Visto Spadini Segretario
Concorda con l’originale
Il Capo dello Stato Maggiore Generale Fortini “
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba anno 1816. Filza 5. Carta 276.ASCP)
Ferdinando è Ferdinando III Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana.
Fossombroni è segretario di stato, ministro degli esteri
Spadini è direttore della segreteria di stato.
Questo motuproprio è un decreto importante non solo perché crea il servizio di guardia costiera facendone sapere modalità e motivi di istituzione ma anche perché ci fa conoscere che il servizio di guardia costiera nasce come corpo militare-connotazione non mai più persa-dal disciolto battaglione còrso che Napoleone Bonaparte aveva costituito all’isola d’Elba.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
1) In pagina 52 di “ Descrizione geografica della Toscana compilata dalla’Ab. A. Ferrini secondo gli ultimi ordinamenti politici, governativi e giudiciarj” Firenze.
Tipografia all’insegna di Clio. 1838