Mi avvalgo anche di alcuni passaggi apparsi sulla stampa locale che evidenziano la torva burocrazia che regna in una città ricca di tradizioni storiche culturali qual è Portoferraio.
Nell'anno del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale anche l'Elba avrebbe potuto rendere omaggio ai volontari del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana che dal 1915 al 1918 prestarono la loro opera nei campi di battaglia. Per un intoppo burocratico l'evento organizzato da almeno un paio di mesi e avrebbe dovuto svolgersi il 13 giugno non si realizzerà. Una storica occasione sfumata per la nostra città (e per il turismo Elbano) che si sarebbe arricchita di reperti del passato attraverso 115 pannelli con fotografie storiche d’archivio e illustrazioni dell’attività svolta nelle varie situazioni operative dalla CRI e una tenda da campo che avrebbe permesso al visitatore di percorrere la storia del soccorso umanitario e di capire quale fu l’impiego di mezzi e di uomini nel corso di tutta la Grande Guerra.
Prenotazioni nelle strutture alberghiere e viaggi per una cinquantina di persone, compreso la banda musicale della Croce rossa, disdette per una firma che se apposta avrebbe autorizzato il rimborso spese, circa 500 euro, ai militari in forza e in congedo che con le loro divise, mezzi e strutture d’epoca, sarebbero dovuti venire all'Elba a portare la propria testimonianza alla rievocazione “Cento Anni Dopo”.
Nella rievocazione dei “Cento Anni Dopo” in programma domenica 14 giugno, non avere il Corpo Militare della Croce Rossa che molto ha dato e continua a dare alla nostra Patria, rende la commemorazione priva di una testimonianza di sacrifici e di alti valori umani e patriottici. Questa situazione deve far riflettere sulla nostra capacità di capire e trasmettere alle nuove generazioni quei valori della storia che sono alla base di una civile Comunità. Una firma non può fermare le rievocazioni e la storia stessa del conoscere sempreché non si giustifica questa mancanza per non far trasparire momenti di sicura difficoltà di un’Amministrazione che forse ancora non ha trovato la strada giusta da percorrere.
Alla luce di quanto sopra la gloriosa bandiera dei “Combattenti e Reduci della sezione Cacciò di Portoferraio” nella rievocazione del 14 giugno, esibirà un drappo nero in segno di lutto perché lo spirito e la tradizione del “Corpo Militare della Croce Rossa nella Grande Guerra” sono stati mortificati da un’infelice e affrettata decisione.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
A.N.C.R. Sezione di Portoferraio e di Porto Azzurro.
Il Presidente Francesco Semeraro