A quanto ci è stato dato modo di sapere l'incendiario piccionato resta in cella alle Sughere e deve ancora essere sentito dal Dott, Roberto Pennisi, ma all'Elba le indagini proseguono. Il lavoro degli inquirenti è blindato nessuna ammissione nessuna indicazione, men che mai indiscrezioni. Si ha anzi l'impressione che si vogliano coprire anche gli spostamenti sul territorio del CFS.
Ma c'è un'altra impressione palpabile: quella che con l'arresto del Rosi i selvaggi della Tribù del Fuoco non abbiano solo perso l'imbattibilità. L'impressione è che sulla sciagurata congrega degli incendiari stia per arrivare una mazzata terribile.
Una mazzata preparata, caricata in due anni di indagini a far capo dal giorno nero in cui, in diretta, collegati col cellulare di chi faceva la macabra scoperta del corpo di una povera signora arsa viva, apprendemmo che i vandali, i devastatori del nostro ambiente, avevano fatto un salto di qualità: potevano fregiarsi del titolo di assassini.
Fu quello un momento di svolta che rese molto più motivati gli inquirenti e molto più isolati dal contesto sociale i criminali che mantenevano la promessa di rendere il "parco nero", cioè bruciarlo, come indicavano sinistre scritte sparse per i boschi elbani.
Da allora nessuno si poteva più permettere di scherzare col fuoco, sparirono gli atteggiamenti indulgenti, non si udì più nessun applauso a presa di culo per chi andava a spengere le fiamme, com'era accaduto ai ragazzi della Protezione Civile in una frazione marcianese un paio d'anni prima.
Due anni di indagini che speriamo si concretizzino quanto prima, facendo anche giustizia dei sospetti sparsi a danno di chi il fuoco andava a spengerlo, da professionista o gratis, rischiando comunque la pelle.
L'ultima operazione delo CSF ha ridato fiato all'Elba delle persone civili, è stata, anche moralmente oltre che giudiziariamente, importantissima. I forestali stanno incassando la gratitudine di una intera comunità, e terminiamo questo articolo riportando la dichiarazione dell'Assessore all'Ambiente del comune di Capoliveri Milena Briano, che ci pare una buona sintesi del comune sentire della gente isolana in questi giorni:
"A nome dell'Amministrazione Comunale di Capoliveri, - dice Briano - ci associamo al ringraziamento per l'opera del Corpo Forestale dello Stato e del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo.
Sventando l'ennesima azione di distruzione dei nostri boschi e degli animali che li abitano, hanno scongiurato anche la tragica conseguenza, purtroppo a tutti noi tristemente presente, della perdita di vite umane.
Vogliamo prendere spunto inoltre da questo fatto per pensare ad un'azione concertata di sensibilizzazione, a livello locale portata avanti dalle professionalità che sicuramente sono presenti, che cerchi di educare per prevenire la formazione di queste deviate personalità.
Grazie per l'Amministrazione Comunale di Capoliveri."