Agli inizi del 1816 il governo granducale restaurato in Toscana e all’Elba deve pagare congrue e vitalizi al clero a seguito di una Convenzione stipulata tra stato granducale e chiesa e anche deve procedere al ripristino degli ordini regolari religiosi soppressi dai francesi.
Ha necessità perciò di conoscere lo stato ,la situazione ecclesiastica su tutto il territorio.
Con lettera firmata da Magnani, auditore segretario del regio diritto in Firenze,si chiede informazioni,il 14 maggio del 1816, a Strasoldo,governatore militare e civile dell’Elba,al fine di verificare il numero delle “Chiese Curate”,la loro popolazione,le loro rendite e obblighi ,di chi è il loro patronato ecc. “per porre in regola questa branca di uscita”.
Strasoldo,ricevuta la lettera,dopo pochi giorni,il 20 maggio 1816 ,si attiva per ottenere le informazioni richieste e scrive all’Auditor Vicario dell’Elba nonché ai titolari delle due Potesterie(1)presenti sull’isola: Longone e Marciana
“Auditor Vicario,Potestà di Longone,Potestà di Marciana
Spedita lì 20 maggio 1816
Per adempiere alla commissione ingiuntami dal Sig. Aud. Segretario di R. Diritto mi occorre pregare VS. Ill.ma volermi indicare quale sia il numero delle Chiese Curate comprese nella di Lei Civile Giurisdizione colle appresso avvertenze
1. Qual sia la popolazione rispettiva di ciascheduna Cura
2. Quale sia la rendita e obblighi e pesi respettivi
3. A chi spetti il Patronato delle medesime
4. Di che consistono le rendite,se abbia congrua,e quale ne sia il titolo e la provenienza
E finalmente somministrerà tutte le ulteriori notizie che crederà nella sua saviezza le più opportune
Strasoldo”
(Affari generali del Governodell’isola d’Elba anno 1816..Filza 4.Carta 228.ASCP)
In data 8 giugno 1816,il Governatore scrive poi al Vicario di Portoferraio:
“Vicario Arrighi
Profittando della bontà di VS Ill.ma sono a pregarla di informarmi più sollecitamente che le sarà possibile a qual epoca rimonti l’assegnazione della Congrua che godono attualmente sulla Cassa Regia le due Chiese Curate di Portoferraio e Longone ,quale fossero antecedentemente a tale assegnazione le rendite di dette Chiese ed in quale modo e per qual motivo fossero loro assegnate le congrue medesime
Strasoldo”
(Idem come sopra)
Le risposte a tutte queste richieste arrivano a Strasoldo dal giudice Cornacchini (Auditor Vicario) .
In merito alle informazioni richieste al Vicario Arrighi ecco quanto scrive il Cornacchini al governatore:
“Memoria
La Congrua dell’Arciprete Parroco di Portoferraio era fissata in antico nella somma di lire 1074 e che li veniva pagata dalla Comunità,riconosciuto in seguito sotto lo ( ) Governo in materia del Culto ed in conseguenza fu qualificata la suddetta Curia di prima classe si è determinato a corrispondere l’annuo trattamento del Parroco in Franchi 1500 sulla Cassa del Demanio ed ordinato contemporaneamente la prestazione annua di lire 357 per la Canonica di questa Comunità
Um.mo Obbl.mo Serv.re
Cornacchini”
(idem come sopra)
Ma il Cornacchini soddisfa anche tutte le richieste di informazioni del governatore Strasoldo sulla situazione ecclesiastica dell’Elba con un “Prospetto delle Chiese Curate comprese nell’Isola dell’ Elba, Popolazione,Patronato,rendite ed in che consistenti ed obblighi e pesi respettivi”.
Questo prospetto lo si ritrova allegato alla lettera che il governatore Strasoldo scrive a Magnani,Segreteraio di Regio Diritto in Firenze “…troverà VS Ill.ma nell’annesso Prospetto le notizie che Ella mi richiede colla pregiatissima Sua de 14 maggio decorso relativamente alle Chiese comprese nel territorio di quest’isola…”
E’ un prospetto prezioso ed importante,perché documento che in dettaglio puntualizza la stato delle chiese di tutta l’Elba,porta la data del 3 giugno 1816 e la firma di Cornacchini,Auditor Vicario.
“Portoferraio.Arcipretura
E’ di Regio Patronato,contiene la Popolazione di 3581 abitanti ,la rendita annua ascende a lire 1785.8 pagabili dalla Cassa Regia ed inoltre lire 357 a titolo di pigione per la Canonica di cui è mancante e che li viene pagata dalla Comunità: oltre i soliti obblighi parrocchiali ha l’incarico provvisoriamente dello Spedale Militare e Civile.
Osservazioni: ha due Cappellani o Coadiuatori colla provvisione mensuale di lire 30 per ciascheduno pagata dalla Comunità,una di lire 20 per lo Spedale.L’opera supplisce ai bisogni della Chiesa
Longone.Propositura
E’ di Patronato Regio popolata da 1744 Abitanti non possiede Capitoli : la congrua di essa è fissata nell’appuntamento annuo di Cento scudi che li viene pagato dalla Cassa regia,non ha che i soliti obblighi Parrocchiali
Osservazioni: ha un Vicecurato alla Marina. L’Opera supplisce ai bisogni della Chiesa
Rio. Propositura
E’ di Patronato Regio,popolata da 2786 Abitanti. Ha la rendita annua di circa lire 600 provenienti da Censi,Livelli,Affitti e dal diritto di ( ) sull’esportazione del Minerale. Non ha che i soliti obblighi e pesi Parrocchiali
Osservazioni: ha un Vicecurato alla Marina.L’opera provvede a quanto occorre per l’esercizio del culto.
Capoliveri.Arcipretura
Questa Cura è di libera collazione popolata da 1051 Abitanti.Le sue rendite ascendono a circa lire 6000 e provengono da Ferratici,Pigioni,Censi,Livelli e Decime.
Parroco non ha alcun obbligo peso particolare.
Osservazioni:vi è l’Opera che provvede ai bisogni della Chiesa
Marciana. Arcipretura
E’ di libera collazione.Conta la popolazione di 2670 Abitanti.La rendita ascende a circa lire 1750 che provengono da Terratici ,Livelli,Affitti e Decime. Il mantenimento della Chiesa e d’ogni altro servizio del Culto è totalmente a carico del Parroco.
Osservazioni: ha un Vicecurato alla marina in comune col parroco di Poggio
Poggio.Pieve
Questa Cura è di Regio Patronato .La popolazione ascende a 1100 abitanti compresi quelli che li appartengono della Marina di Marciana.Le rendite di essa si calcolano in lire 600 circa provenienti da Affitti,Livelli,Pigioni di Case e dalle Decime le quali si riducono ad un oggetto poco significante,non ha verun obbligo e peso particolare.
Osservazioni:ha un Vicecurato alla Marina di marciana in comune col Parroco di detto luogo.
La Comunità provvede ai bisogni della Chiesa.
S.Piero.Arcipretura
E’ di libera collazione: conta una popolazione di 630 abitanti.La rendita di essa ascende a circa lire 1400 i quali derivano da Terratici ,Affitti,Livelli e Decime. Sta a di lui carico la manutenzione della Chiesa e di ogni altro per il Servizio del Culto.
S.Ilario.Pieve
Questa cura è di Patronato Regio.Conta la popolazione di 500 Abitanti.Le rendite di essa ammontano a circa lire 1400 provenienti da Terratici,Pigioni e dalle Decime. Sta a carico del Parroco la manutenzione della Chiesa e Fabbriche ed ogni altro riguardante il servizio del Culto.
3 Giugno 1816
Giuseppe Cornacchini Auditore “
(Idem come sopra)
Il prospetto come integralmente riportato è importante non solo perché documento sullo stato delle chiese all’Elba ma anche perché ci fa conoscere il numero totale degli abitanti presenti all’Elba nell’anno 1816 che ammonta a 14000 individui.
1) Le Potesterie sono strutture del sistema giudiziario granducale con giurisdizione locale solo di tipo civile.
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio