Le indagini sul rischio oncologico delle popolazioni elbane sembrano dare prime indicazioni in qualche modo tranquillizzanti: i dati statistici del settore portano a dire che non dovrebbe esistere un "caso Elba", in quanto i valori sono pressoché allineati al resto della media della Toscana.
La ricerca è stata avviata grazie all’associazione Cavaliere e al Lions, enti che vogliono però valutare a fondo l’incidenza delle malattie oncologiche nell’isola e puntano su approfondimenti.
Il team che sta iniziando a studiare il fenomeno sanitario va oltre la comparazione col dato regionale e si prospettano analisi ulteriori sullo stato di salute in ogni Comune isolano.
Una indagine da sviluppare, che naturalmente tutelerà la privacy e gli studi saranno riferiti sono ai numeri di casistiche.
A fare il punto della situazione è Gianni Donigaglia, nuovo responsabile della zona elbana dell’Asl 6, impegnato nella nuova esperienza con il coordinamento di vari settori del mondo sanitario locale. L'indagine sui tumori è una esperienza mai attuata fino ad a oggi all'isola e l’impegno ha coinvolto pure la direzione livornese dell'Asl, per creare un percorso comune con protagonisti la zona elbana e il dipartimento prevenzione diretto da Marco Battaglini.
“Nell’ultimo incontro ho presentato il profilo di salute relativo all'Elba, fatto insieme all’istituto superiore Sant'Anna di Pisa - dice Donigaglia, medico che ha contatti col team di esperti, tra cui l’epidemiologo Bianchi e Terracini, presidente del costruendo Comitato scientifico - Considerando il dato statistico sui tumori, l'Elba, non si discosta sostanzialmente dalla media regionale, ma è emersa la possibilità di effettuare altre valutazioni sullo stato di salute negli otto Comuni".
E quindi è allo studio una strategia scientifica per fare una mappatura della salute in ogni territorio isolano, esaminando ad esempio le cause di morte, i vari tipi di ospedalizzazione, valori e parametri tra cui il peso registrato alla nascita e altro. Un impegno non semplice, innovativo, che dorrebbe rivelare ancora maggiori dettagli sulla realtà della malattia oncologica all'Elba.
Stefano Bramanti