Tredici bambine e bambini africani, accompagnati dai volontari dell’Associazione Gaibila di Piombino, hanno trascorso la giornata di ieri a Portoferraio. Un appuntamento che si rinnova da anni e che, in passato, ha registrato l’accoglienza sulla nostra isola, per una settimana, di gruppi di bambini ospiti degli otto Comuni elbani (tutti gemellati con i Comuni africani).
I piccoli “ambasciatori di pace” appartengono al popolo Saharawi, rifugiato nella tendopoli algerina di Tindouf. Una vita nel deserto dovuta all’occupazione del proprio Paese (Sahara Occidentale) da parte del Marocco. L’occupazione continua dal 1975 nonostante le risoluzioni dell’Onu che stabiliscono di dover svolgere il referendum per l’autodeterminazione del popolo.
Purtroppo, la comunità internazionale non riesce a vincere le resistenze marocchine e le condizioni di vita nel deserto peggiorano di giorno in giorno, mettendo a dura prova la volontà saharawi di non impugnare le armi per risolvere la controversia. Come è noto, infatti, il popolo saharawi ha compiuto dal 1991 la scelta della nonviolenza e per questo è stato anche candidato al premio Nobel per la pace.
La giornata dei bambini è trascorsa alle Ghiaie, al mare, nel parco giochi e ospiti a pranzo nel ristorante della festa democratica.
Un ringraziamento alla Moby Lines e alla Coop. Cisse.
Nunzio Marotti