PORTOFERRAIO. Aleatico batte siccità 2 a 0. Almeno si spera. Si potrebbe dire così con una battuta sportiva essendo ormai alla ripresa dello sport nazionale: il calcio. Sebbene da giugno in pratica la pioggia sia caduta mai o raramente, la vendemmia che è già stata avviata, promette buona qualità dei vini Doc per il 2012-13. All'arsura però ci sarà da pagare pegno in fatto di quantità di produzione che dovrebbe risultare minore della media annuale. Sull'isola, come a ebbe a segnalare Arrighi, rappresentante Ais ( associazione sommelier), della azienda omonima di Porto Azzurro: “ Produciamo 1 milione di bottiglie in media ogni anno, sfruttando i 300 ettari di superficie e il fatturato complessivo si aggira sui 2 milioni di euro”. E Gian Mario Gentini dell'Agricoop campese fa il tifo perché non piova per evitare danni ed è anche noto come sia necessario evitare di raccogliere l'uva bagnata (da pioggia, rugiada o nebbia), in quanto l'acqua potrebbe influire sulla qualità del mosto. E sul versante Aleatico buono il successo, in generale, del primo anno di denominazione di origine controllata e garantita ( Docg ), unico passito in Toscana ad avere tale titolo da gotha dei vini.
Viticoltori al lavoro quindi e nel complesso il comparto occupa circa 300 persone nei campi o nelle cantine e c'è chi ha botti storiche del 1700, come capita nella tenuta portoferraiese de "Le Vigne vecchie" di Agnese Nannini, che agisce secondo le tecniche dell'agricoltura biologica. Di certo, come detto da vari produttori, sarà una annata dalla quantità inferiore alla media, sempre per la situazione climatica che ha ridotto dimensioni degli acini e in generale i numeri della raccolta. Lo segnala anche la fattoria de Le Ripalte di Capoliveri, condotta dal noto Meletti Cavallari. : “Abbiamo dovuto dimezzare la resa per ogni pianta per far ripartire la maturazione bloccata ed evitare lo stress delle piante”, dicono nella cantina capoliverese. Anche all’Acquabona di Portoferraio, diretta da Marcello Fioretti, coordinatore del Consorzio di tutela dei produttori Elbani Doc, si sottolinea che: “Causa siccità, anche quest'anno la raccolta è anticipata. –dice l’esperto- Lo Chardonnay ed il Sauvignon sono già state vendemmiate. Nei giorni della prossima settimana già alcune aziende inizieranno la raccolta di vitigni rossi per produrre Elba Rosato e sicuramente seguirà la raccolta dell'Aleatico. Buona qualità delle uve ma avremo minore produzione di vino. Abbiamo proposto il primo Aleatico Docg e vi è stata grande attenzione verso questo passito d’eccellenza. Soddisfatti perchè il consumatore e gli operatori della ristorazione sembrano aver compreso l'enorme differenza di qualità tra l'Aleatico passito dell'Elba e i vini liquorosi che per decenni hanno tentato e tentano di imitarlo”. Argomentazioni confermate da Le Ripalte. “Per la siccità abbiamo avuto una crisi di maturazione ma adesso l’uva ha ripreso a maturare e stiamo avviando la raccolta. Purtroppo abbiamo avuto danni dalla fauna cinghiali, capre che hanno assaltato ulteriori piante da Aleatico, ma anche le lepri si avventano sulle barbatelle nuove”.
Sull'isola sono 18 le aziende vinicole del Consorzio isolano che producono vini Doc, dal Bianco al Rosso, al Rosato, l'Ansonica, il Vermentino e altri, nonché i passiti Aleatico e Moscato: Terre del granito, Cecilia, La Galea, Acquacalda, Mazzarri, La Fazenda, Le Ripalte, Mola, Sapereta, Arrighi, Acquabona, Valdana, MonteFabbrello, Valle di Lazzaro, Le Vigne antiche, La Chiusa, Villa Mori, Le Sughere.
Stefano Bramanti