Sono uomo di mare per scelta e per passione; ho passato quarant'anni della mia vita a desiderare di navigare più di quanto abbia potuto fare, e non è poco.
Sono uno degli skipper di IsolaMondo e provo l'immenso piacere di portare i bambini dell'Elba a conoscere questa meraviglia della natura, che consente di abbattere i confini, di incontrare e conoscere altri luoghi ed altre persone, culture, tradizioni, lingue; differenti eppure sempre uguali perchè unificate dalla presenza di questa massa liquida, fondamentalmente bonaria verso chi la conosce e la rispetta.
Vedo che beneficio per il cervello e per l'anima i nostri bambini traggano da questa avventura e come la lezione del mare e del navigare li faccia crescere più forti e consapevoli e quale passione si insinui in loro.
Tutto bello allora? Si, ma ultimamente un tarlo mi è entrato nel cervello e mi turba e disturba.
Non riesco ad accettare e soffro all'idea che mentre i nostri bambini traggano dal mare tutte le cose belle cui ho accennato prima, altri ne traggano solo paura e morte, in un mare non differente dal nostro, per fare, tutto sommato, quel che facciamo noi, cioè andare da una terra ad un'altra; noi per scelta di conoscenza, loro per obbligo di sopravvivenza.
So che non posso far niente per evitarlo ma questa impotenza mi turba e crea un velo, ai miei occhi, anche per la prossima avventura di IsolaMondo, che partirà tra pochi giorni e che pure ne è, forse, il momento più bello e rappresenta il compimento del sogno di Umberto, che ne è l'ideatore e l'anima.
Perchè, per la prima volta, non saranno i nostri bambini ad andare a cercare amici e portare altrove la voce dell'Elba, ma saranno piccoli corsi a venire a trovarci per sancire il completamento del gemellaggio tra le due isole.
Noi li andremo a prendere e li porteremo, con le nostre barche, fin qui, facendo assaporare anche a loro la irresistibile emozione del viaggio per mare e dell'approdo in una terra aliena ma accogliente, dove incontrare e conoscere altri diversi ed uguali.
Ma tutto questo non fa altro che approfondire il mio disgusto verso la follia dei cosiddetti adulti che, dietro false bandiere ideologiche e religiose, cercano di nascondere i propri più bassi e inconfessabili desideri di potere e di sopraffazione, causando quel disastro e quella strage che è sotto i nostri occhi e di cui tanti bambini pagano il prezzo più alto.