Abbiamo ricevuto da una giovane socia, l’insegnante Bianca Maria Ciaponi, e lo condividiamo volentieri, questo commento sulla nostra prima gita sociale dell’anno, organizzata a Firenze. http://www.italianostrarcipelagotoscano.it/6957-2/
“ Nei giorni 19-21 febbraio 2016 Firenze è stata teatro degli eventi organizzati dall’associazione Italia Nostra, cui hanno partecipato gli iscritti della sezione dell’Arcipelago Toscano provenienti non solo dall’Elba ma anche da altre parti d’Italia, accolti dal presidente della sezione fiorentina.
Sono stati momenti significativi caratterizzati da scambi interpersonali, occasioni di crescita umana e culturale insieme. Degna di nota è stata la giornata del sabato 20, dedicata alla visita del complesso monumentale di piazza Duomo, immagine della vita religiosa fiorentina da milleseicento anni. Questo spazio rappresenta per lo spettatore un’opportunità unica per sentirsi nel cuore di una città, che è stata pensata per divenire simbolo e testimonianza di fede, continuum spirituale che confluisce nell’itinerario materiale rappresentato dal Battistero di San Giovanni, il campanile di Giotto e il duomo di Santa Maria del Fiore. Luoghi questi apparentemente lontani da noi moderni ma interiormente vicini; si pensi infatti alla ricchezza artistica di questi tre manifesti culturali, sedimentazione di stili, progettualità diverse che ne fanno un sito di ineguagliabile valore. Per comprenderne l’importanza non è bastato confrontarsi con le impressioni suscitate nei visitatori degli stessi, ma anche dal Complesso Museale dell’Opera, scrigno di fasti passati, preziosa rivisitazione del concetto di “arte che contiene l’arte” e la fa rilucere. Situato dietro l’abside di Santa Maria del Fiore è stato ricavato da ambienti che, sin dal Medioevo, erano stati caratterizzati dalle collaborazioni di personalità come Michelangelo, che qui arriverà a scolpire la sua opera più famosa, il David. Nonostante l’estrema razionalità e purezza delle linee architettoniche il museo accoglie incantando, poiché si rimane attratti dal sapiente allestimento di opere coeve e non, dalle sculture ai dipinti, dai codici miniati ai parati religiosi fino ai modelli lignei, spaziando dal XII al XVI secolo. Del resto come non emozionarsi ricordando lo sguardo sereno della Madonna dagli occhi di vetro di Arnolfo di Cambio, l’opulenza e la maestosità delle porte originali del Battistero di Lorenzo e Vincenzo Ghiberti, i ritmi dissonanti espressi dalle torsioni del gruppo marmoreo della Pietà del Buonarroti, ultimo suo capolavoro. E quanto si potrebbe ancora dire ma non sarebbe sufficiente lo spazio… Stupore, meraviglia e curiosità sono state evocate, inoltre, dalle puntuali spiegazioni della storica dell’arte Alessandra Rapisardi, che con professionalità ha saputo condurre il gruppo in un’esperienza di consapevolezza iniziatica nella semplicità del dettato. “
La gita ha compreso anche un appuntamento alla "Casa Editrice Olschki", la cui storia, familiare e editoriale, si intreccia con quella dell’Elba dal secolo scorso. La visita, resa preziosa dalla consultazione di molti, rari o nuovi, volumi, si è conclusa al "Museo Salvatore Ferragamo" dove è custodita l’edizione della "Divina Comoedia" del 1911, con prefazione di Gabriele D’Annunzio, pubblicata dal fondatore, Leo S. Olschki, per il cinquantenario dell’Unità d’Italia. Con il nostro viaggio al Grande Museo dell’Opera del Duomo, attraverso l’arte, scultura, musica e letteratura dell’epoca, che comprendeva anche Dante, abbiamo così potuto chiudere un cerchio ideale tra l’Elba, Firenze, le opere del Duomo e questa casa editrice.