Domenica delle Palme all’insegna della festa per le Misericordie dell’Elba. La benedizione del mezzo in dotazione alla Protezione Civile della Misericordia di Portoferraio, da parte di don Sergio al termine della Santa Messa in Duomo, a Portoferraio, è stata l’occasione per ritrovarsi e trascorrere un piacevole momento conviviale nella sede di via Carducci. Ad accogliere le decine di volontari presenti è stato il Governatore della Misericordia di Portoferraio, Simone Meloni, che al termine di un abbondante buffet ha espresso parole di gratitudine nei confronti delle Confraternite operative sull’isola. Attestati di merito sono andati ai governatori di Porto Azzurro (Carlo Bardi), Rio Marina (Paolo Paolini), Cavo (Luigi Marcianesi) e Pomonte (Antonio Garbati). E uno speciale ringraziamento è andato a Giuseppe Rovitelli, Marcello Anastasi, Simone Paoli e Carlo Gemmo. Loro il merito di avere rimesso a nuovo il mezzo polivalente - un VM 90 – a disposizione del servizio di Protezione Civile sull’Elba e nella colonna regionale delle Misericordie. Nell’occasione ha fatto bella mostra di sé, senza sfigurare al fianco delle più moderne e attrezzatissime unità di soccorso, l’ambulanza a trazione umana recentemente restaurata da un gruppo di volontari coordinati dal confratello Luciano Tollari. Un autentico capolavoro in legno, datato 1880, che la Misericordia di Portoferraio spera di poter presto esporre pubblicamente, insieme al carro funebre a vetri e al prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Storico. «Con la precedente Amministrazione del capoluogo erano stati mossi i primi passi in questa direzione» spiega Simone Meloni «per cui presto ci attiveremo presso la Giunta guidata dal sindaco Ferrari per individuare locali idonei ad ospitare un vero e proprio museo dei cimeli della Misericordia: oggetti, volumi e documenti che fanno della nostra storia e della storia stessa di Portoferraio». Quest’anno, tra l’altro, ricorrono i 450 anni dalla fondazione della Misericordia di Portoferraio, la più antica della provincia di Livorno. Un bel primato supportato da numeri importanti e dalla fornitura di servizi sempre più vicini ai bisogni della collettività, in ambito non solo sanitario. Al servizio di Emergenza-Urgenza del 118, assicurato da una turnazione di circa 50 volontari, nel tempo si sono aggiunti quello di Protezione Civile, negli ultimi vent’anni allertato su tutto il territorio italiano, il Centro della Fondazione Toscana Prevenzione Usura, operativo grazie a due volontari coordinati dal Governatore di Portoferraio, e il settore culturale, che da un anno e mezzo impegna una decina di volontari - sotto la supervisione dell’architetto Alessandro Pastorelli – nel censimento e restauro della parte più antica del Cimitero Monumentale dei Neri e nel recupero e nella valorizzazione dell’Archivio Storico. Ma la Misericordia del ventunesimo secolo, in particolar modo nel capoluogo dell’isola, è anche altro. E’ un presidio sociale di vitale importanza. «La vera missione delle Misericordie di oggi è rivolta alle fragilità delle comunità locali», commenta Meloni, «è sapere leggere tra le pieghe dei bisogni, ascoltare le manifestazioni di disagio, intervenire e coordinare azioni mirate alla prevenzione di situazioni che il perdurare della crisi economica internazionale ha acuito. La difficilissima congiuntura storica che stiamo vivendo ci riporta alle origini, alla ragione stessa per cui siamo nate: stare al fianco di chi ha bisogno, riscoprire il valore aggiunto della comunità. Vanno in questa direzione i diversi progetti che stiamo predisponendo».