Parte dall’Elba la carovana di “Visioni Sarde nel continente”, la rassegna nazionale riservata ai corto, ai medio metraggi e ai documentari realizzati da registi sardi o ambientati in Sardegna. Grazie all’Associazione Culturale Sarda “Bruno Cucca”, la prima nazionale è infatti in programma a Capoliveri, giovedì 7 aprile presso il Cinema Teatro Flamingo, con inizio alle ore 21 ad ingresso gratuito.
Nove le opere in proiezione, tutte finaliste alla 22° edizione dello storico e autorevole Festival “Visioni Italiane” di Bologna: “Alba delle Janas” di Daniele Pagella, “Centenari” di Paolo Zucca, “La danza dei sacri demoni” di Franco Fais, “Ove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Lio, “Meandro Rosso” di Paolo Bandinu, “Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno, “Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas, “Per Anna” di Andrea Zuliani, “El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria.
"Per Anna" e "Dove l'acqua con altra acqua si confonde" figurano, tra l’altro, nella rosa dei cinque migliori cortometraggi dell'anno al David di Donatello, l'Oscar del cinema italiano.
All’Elba, dunque, il cinema sardo d’autore, proposto e caldeggiato da Regione Autonoma della Sardegna e Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (Fasi) per dare «una ribalta nazionale ai registi sardi indipendenti». «Il progetto» spiega la Fasi «vuole promuovere la scoperta di nuovi talenti sardi, sostenerne la valorizzazione, nonché offrire loro la possibilità di farsi conoscere fuori dall’isola da un pubblico sempre più vasto utilizzando la formidabile rete dei Circoli della Fasi». Ma a “Visioni Sarde” va anche il merito di costituire un interessante osservatorio sulla Sardegna. «Al di fuori o sui margini della produzione ufficiale c'è un mondo vivo di registi, attori, tecnici e professionisti che autoproducendosi o inventandosi diverse forme di finanziamento hanno dimostrato di avere una vitalità e una capacità di rappresentare l'isola al di fuori dei consunti stereotipi legati al folklore, alla pastorizia, alle montagne, alle vendette», puntualizza la Fasi, che ha fortemente voluto quest’iniziativa. «Il riconoscimento del talento isolano fuori dei nostri confini» conclude la Federazione «è già una piena dimostrazione del fatto che la Sardegna può dare tanto anche al cinema italiano. Promuovere il cinema “made in Sardegna” e far conoscere i nostri artisti, sono questi i motivi che hanno indotto la Regione Sardegna - Assessorato del Lavoro a sostenere l'iniziativa riconoscendola "progetto regionale" e meritevole di finanziamento».
A veicolare le opere di “Visioni Sarde” sono i Circoli sardi sparsi lungo lo Stivale che aderiscono alla Fasi, tra i quali anche l’Associazione “Bruno Cucca”, presente e operativa all’Elba dal 2007. Capoliveri è dunque la prima tappa all’interno di un circuito di programmazione che quest’anno vede ai nastri di partenza anche Alessandria, Como, Firenze, La Spezia, Magenta, Pavia, Pisa, Pordenone, Ostia, Roma, Torino, Treviso, Udine, Vicenza. Ma altri circoli si sono già prenotati per presentare la rassegna nei cinema delle proprie città.
La rassegna sarà presentata anche in Sardegna, a partire da Cagliari, con una manifestazione ad hoc della Cineteca Sarda, in agenda il 14 maggio.