Mercoledì 11 ha avuto luogo la consegna da parte del comandante Emilio Casale, della Capitaneria di Porto di Portoferraio, della somma da destinare alla nostra cooperativa, la G. Di Vittorio, per finanziare il progetto di un viaggio del centro di socializzazione per disabili di Casa del Duca.
La visita è stata ancora più gradita perché accompagnata dalla consegna del “malloppo”, ma l’entusiasmo dei nostri ospiti non è mai rivolto al denaro. Avevano accolto la Capitaneria con lo stesso calore fin dalla prima volta, quando ancora non li conoscevano e nemmeno pensavano che potessero essere così generosi con noi. Ripensandoci credo che proprio questa caratteristica abbia conquistato il capitano e i suoi ufficiali Alessio e Leonello: l’accoglienza qui da noi-altri non è mai formale, l’apertura è un dono che i nostri ragazzi fanno a tutte le persone che vengono a trovarci, la fiducia nel prossimo è di una naturalezza spiazzante. Il comandante, così come altri visitatori, credo sia stato toccato proprio da questa spontaneità senza filtri, non importa se chi viene a trovarci si fermerà con noi un intero anno (come i volontari) o pochi giorni (come gli stagisti), se è uomo o donna, cattolico o mussulmano, bianco o di colore, tutto il centro accoglie con festosi benvenuti i visitatori. Questo non chiedere è forse proprio quello che invita di più a dare, e certo Capitan Emilio, come lo chiamano i ragazzi, è stato molto generoso a cominciare dallo strumento utilizzato. Ci ha offerto un concerto fruibile e commovente nello stesso tempo ma non solo: ci ha voluto, immeritati protagonisti, ad aprire lo spettacolo dal palco assieme ai musicisti dell’Accademia degli Ostinati, questo ha portato a Casa del Duca un altro importante regalo: una grande visibilità, soprattutto da una parte di popolazione che ancora non ci conosceva. Insomma la consegna dei 2.500 euro ci ha reso contenti e soddisfatti ma, ancora di più, ci fa felici la modalità coinvolgente con cui si è realizzata e l’evidente condivisione dei nostri obiettivi.
Il capitano Casale ha esposto, anche nelle interviste, che intende con questo finanziare il viaggio a Genova, quindi, evidentemente, ha compreso e condiviso la finalità del nostro progetto: sviluppare nei nostri ospiti autonomia, autostima e consolidare il legame di gruppo, vedere posti nuovi, visitare un acquario fra i più belli d’Europa.
La generosità dell’Elba si era già manifestata ampiamente in questi anni, ma è la prima volta che abbiamo a che fare con delle istituzioni e, se per i nostri ragazzi è l’occasione per uno scambio di cappelli, è per tutti importante e rassicurante constatare con quanta umanità si può indossare una divisa.
Grazie